DIRT RALLY 2.0 - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 14.03.19

La casa di sviluppo inglese Codemasters ci ha nuovamente permesso di correre sui tracciati sterrati e ricchi di ostacoli presenti in una delle sue serie rallistiche di punta: Dirt Rally 2.0.
Questa volta, rispetto a Dirt 4, è più evidente l’intenzione di dare al titolo una marcata impronta simulativa senza però dimenticarsi di tutti quegli aspetti arcade per coloro che se lo vogliono godere con maggiore spensieratezza.
Senza ombra di dubbio la modalità Carriera è quella che vi ruberà più tempo e vi darà modo di apprezzare appieno non soltanto la scalata ai vertici mondiali attraverso la guida di vetture di epoche diverse ma di saggiarne anche la parte gestionale.
Partendo dalla creazione del pilota dovrete poi gestire i crediti a disposizione per migliorare e riparare le auto in vostro possesso, acquistarne di nuove ed assumere nuovi ingegneri nel team. Insomma, potete già intuire come sia necessario dare il massimo nei settanta percorsi dislocati tra USA, Nuova Zelanda, Argentina, Australia, Polonia e Spagna per poter guadagnare crediti a sufficienza e concedersi nuovi acquisti.
Nonostante Dirt Rally 2.0 non possegga le licenze ufficiali del World Rally Championship, conta un ulteriore campionato, ovvero il FIA World Rallycross Championship dove cinque vetture competono su un totale di otto brevi tracciati con tanto di deviazioni del joker lap. Se fare a sportellate con le altre vetture non fa al caso vostro ma desiderate battere i tempi dei piloti di tutto il mondo, allora il Rally tradizionale fa al caso vostro.
Pad alla mano abbiamo subito notato come ogni vettura avesse un “peso” del tutto realistico così come diverse sono state le reazioni dell’auto al nostro stile di guida, nello specifico a come dosavamo l’acceleratore ed il freno in entrata ed in uscita dalle curve. Non solo, la fisica dei veicoli era altresì legata ai settaggi del veicolo ed alla condizione del tracciato, spesso solcato dal precedente passaggio dei nostri avversari o semplicemente bagnato a causa della pioggia.

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Per riuscire a tenere testa ai tempi dettati dall’intelligenza artificiale, abbiamo dovuto ricorrere ad un leggero controllo della stabilità e della trazione, nonché attivare il cambio manuale per regolare al meglio la velocità mezzo. Sono molte le opzioni che possono venire in aiuto a chi non ha la disponibilità di una postazione di guida con volante e pedaliera, oltre a quelle citate poco sopra potrete anche disattivare molti elementi dell’interfaccia, attivare i danni realistici e gli eventi casuali (forature randomiche, guasti meccanici, incidenti degli avversari, etc..).
Un ulteriore valore aggiunto al lato simulativo di Dirt Rally 2.0 è dato dalla totale assenza del “riavvolgimento in caso di errore”, ormai onnipresente nei titoli di corsa e ciò aggiunge un pizzico di adrenalina in più agli eventi nel caso in cui avete lasciato attivi i danni al veicolo.
Non possono mancare, tra una tappa e l’altra, le classiche soste in cui è possibile riparare il veicolo cercando di non oltrepassare il tempo a disposizione; in questa fase di gioco è adesso possibile scegliere pure la mescola e la tipologia delle gomme ma soprattutto quante portarsene di scorta durante lo stage influenzando il peso complessivo dell’auto.
Oltre alla modalità carriera segnaliamo la possibilità di poter creare degli eventi personalizzati o partecipare a quelli preimpostati come i Rally storici, non mancano poi le sfide giornaliere, settimanali e mensili dove battere i tempi migliori di tantissimi giocatori in carne ed ossa.

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Dal punto di vista tecnico l’Ego Engine di Codemasters svolge un buon lavoro su PS4 nonostante i dettagli ambientali e dei veicoli non siano proprio al passo con altri titoli dello stesso genere.
Il sistema di illuminazione, così come gli effetti quali polvere e pioggia riescono a arricchire il comparto grafico del titolo Codemasters, supportati da una buona campionatura dei vari motori e dalla voce chiara e precisa (in lingua italiana) del navigatore.
Dirt Rally 2.0 è un titolo di corse rallistiche in grado di sfidare i giocatori più propensi alla simulazione ma anche a coloro che vogliono un’esperienza di gioco più disimpegnata, a prescindere dall’utilizzo del pad o del volante. Su console, avremmo apprezzato una veste grafica più rifinita ma soprattutto la presenza di tracciati innevati che, stando alle parole degli sviluppatori, arriveranno attraverso un DLC a pagamento.
Tuttavia Dirt Rally 2.0 ci ha entusiasmato per l’attenzione nei particolari riposta dagli sviluppatori nel sistema di guida, grazie all’aiuto di veri piloti Rally. Persino la gestione del team, seppur semplificata, rende emozionante la carriera vincolando il giocatore a scelte ben oculate su dove spendere i crediti guadagnati.
Piloti, accendete i motori e fate del vostro meglio!

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