WATCH DOGS: LEGION - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 06.11.20

In un preciso punto del film V per Vendetta veniva citata una celebre frase di Thomas Jefferson: “I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli.”
Watch Dogs: Legion nel suo arco narrativo prende spunto da quel futuro distorto rappresentato nei fumetti di Alan Moore e David Loyd del 1982 e successivamente sul grande schermo nel 2006, che vedeva Londra nelle mani di un regime totalitario al quale si contrapponeva il rivoluzionario V.
Nella Londra 2026 realizzata da Ubisoft Toronto, invece, il governo affida completamente il mantenimento della sicurezza cittadina ad una milizia privata di nome Albion, che, grazie al cospicuo numero di risorse interne ed alle avanzate tecnologie, è riuscita in breve tempo a reprimere qualsiasi scintilla di rivolta da parte della popolazione. Tuttavia in questo clima paramilitare, un gruppo misterioso di hackers - chiamato Zero-Day - porta comunque a termine diversi attentati agendo quasi del tutto indisturbato, facendone poi ricadere la colpa al DedSec, ovvero l’unica vera resistenza di Londra.
Sabine e Bagley, rispettivamente la leader del DedSec ed una IA dall’humor tutt’altro che british, si ritrovano a dover rinfoltire le linee della loro Legione attingendo dalle informazioni del ctOS, ossia la rete tecnologica di Londra nonché il suo cuore pulsante dal momento che ne gestisce i trasporti e le infrastrutture.
A questo punto della trama Watch Dogs: Legion consente al giocatore di scegliere il primo agente tra una manciata di civili, potendone altresì osservare nel dettaglio le abilità, l’inventario, i dati anagrafici e quali sono stati i loro eventi più recenti.

Recensione Watch Dogs: Legion

A fronte di una storyline non propriamente originale ma dai temi più maturi rispetto ai predecessori vi è interposta una meccanica del gameplay assolutamente brillante; chiunque può esserne il protagonista.
Si, avete capito bene, ogni singolo cittadino della metropoli londinese può essere reclutato nel DedSec ed è facilmente comprensibile come ciò vada ad influire dinamicamente sullo svolgimento delle missioni.
Potrà capitarvi di reclutare un’illusionista in grado di ipnotizzare il nemico per aizzarlo contro i suoi compagni, un’anziana macellaia dalla scarsa mobilità ma armata fino ai denti oppure un senzatetto dalle tendenze suicide. E’ importante sapere, inoltre, come alcuni Attivisti del DedSec possono far fede a delle abilità passive utili all’intero gruppo; un avvocato può fare uscire velocemente un compagno di prigione, un medico ridurre i tempi delle cure, un investitore in borsa può fare aumentare a dismisura i crediti guadagnati e così via.
Come se non bastasse, ogni singolo personaggio può essere personalizzato non soltanto nel modo di vestirsi ma anche nell’equipaggiamento e nelle abilità attraverso i punti tecnologia nascosti in giro per la città, altrimenti ottenibili come ricompensa delle missioni.
Le combinazioni del “Play as Everyone” sono infinite, bizzarre e senza ombra di dubbio ciò che rendono Watch Dogs: Legion un prodotto per cui vale la pena iniziare a liberare i quartieri di Londra dalla repressione.
Gli incarichi proposti, principali e secondari, possono essere portati a termine nel modo e nell’ordine che meglio si preferisce sfruttando possibilmente le succitate abilità degli Attivisti del DedSec ed i loro gadget tecnologici. Non riuscite a raggiungere un obiettivo? Provate a volarci sopra con un drone, usate i condotti dell’areazione liberandovi dentro uno spider-bot oppure accedete alle telecamere di sorveglianza mediante l’hacking. Queste sono soltanto alcune delle opzioni possibili e - ci teniamo a ripeterlo ancora una volta - in base all’operatore scelto gli sviluppi delle missioni possono essere mutevoli.
Quando non è possibile mantenere il nemico a distanza od eliminarlo di soppiatto, ci si scontra con una intelligenza artificiale non proprio sveglia ed in generale le fasi di shooting non sono avvincenti come ci si aspetta. Al contrario, gli attacchi corpo a corpo restituiscono un feedback discretamente positivo grazie ad una serie di combinazioni visive che dipendono dalla natura del personaggio interpretato; un boxer ad esempio lotterà con uno stile decisamente diverso rispetto ad un semplice impiegato di banca.
Anche il modello di guida lascia a desiderare con i veicoli che pattinano sull’asfalto a prescindere dal loro peso, inoltre vi è davvero poca diversificazione tra questi; non vi neghiamo che avremmo voluto vedere qualcosa di più.

Recensione Watch Dogs: Legion

Sotto il profilo tecnico Ubisoft Toronto ha preferito nuovamente l’utilizzo del Disrupt Engine per plasmare ed animare la Londra del 2026, motore grafico che non riesce a gestire al meglio la quantità di NPC presenti contemporaneamente sulla mappa, manifestando frequenti pop-up all’orizzonte ed un framerate non sempre stabile.
Nella versione PC da noi giocata è stato possibile attivare gli effetti del ray tracing per godere a pieno delle bellezze paesaggistiche offerte da Londra, riprodotta con dovizia nei particolari ed arricchita da piccole chicche visive in pieno stile cyberpunk. E’ una goduria per gli occhi passeggiare per Camden Town con le luci delle vetrine ed i neon che si riflettono sull’asfalto bagnato, la stessa cura è riscontrabile in tutti gli edifici noti nel panorama londinese come Buckingham Palace, il London Eye, il Big Ben o la Tower of London. Non possiamo dire lo stesso, invece, delle texture che ricoprono i modelli dei personaggi e delle loro espressioni facciali poiché non sembrano appartenere alla corrente generazione.
Interessante invece la colonna sonora di gioco che vanta tracce audio di band famose intervallate, nelle fasi più concitate, da quelle di proprietà di Ubisoft. Il gioco è interamente tradotto e doppiato in lingua italiana.
Se avete intenzione di avvicinarvi a Watch Dogs: Legion lo farete per la sua trama scorrevole ed interessante fino alla fine, tanto più per la possibilità di creare dal nulla una squadra di Attivisti disagiati o dannatamente incontrastabili. Nonostante alcuni elementi del comparto tecnico non siano ben solidi come speravamo e la modalità online verrà rilasciata questo dicembre, avrete a che fare con una bellissima Londra futuristica da esplorare e con numerose attività da portare a termine soprattutto se siete amanti dei collezionabili. Preparate il passaporto, si vola in Inghilterra!

Voto 7

Per assicurare una ottimale navigazione ed altri servizi offerti, questo sito è predisposto per consentire l'utilizzo di Cookies. Continuando si accettano i Cookies secondo l'informativa consultabile a questo link.

Per assicurare una ottimale navigazione ed altri servizi offerti, questo sito è predisposto per consentire l'utilizzo di Cookies. Continuando si accettano i Cookies secondo l'informativa consultabile a questo link.