MADiSON - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 21.07.22

Quando parliamo di horror psicologici in prima persona come MADiSON tendiamo sempre a fare riferimento alle esperienze videoludiche più angoscianti dello stesso genere, quale è stata per noi Silent Hill P.T. di Kojima.
Tendenzialmente è molto semplice cadere nei clichè di questo sottogenere, soprattutto quando è un casolare abbandonato ed infestato da forze oscure a fare da ambientazione principale. In questo caso, serve molta inventiva per far sì che nel giocatore prevalga un costante senso di inadeguatezza rispetto a ciò che lo circonda ed una trama disturbante al punto giusto.
MADiSON, primo esperimento degli argentini Bloodious Games, ci veste dei panni di Luca, svegliatosi all’interno di una stanza chiusa della casa dei nonni con le mani sporche di sangue ed una voce che lo accusa di aver commesso atti riprovevoli.

Recensione MADiSON

Sin dai primi momenti di gioco è intuibile come MADiSON sia un’esperienza basata sulla risoluzione dei puzzle attraverso l’interazione con gli oggetti di scena, l’esplorazione e l’utilizzo di oggetti chiave come la Polaroid. Proprio quest’ultima servirà a diradare le zone d’ombra della casa ed a rivelare, attraverso lo sviluppo delle istantanee, ciò che il mondo dei morti occulta alla realtà.
I rompicapo risultano piuttosto complessi garantendo al titolo in questione una buona longevità, alcuni di questi però non inducono in nessun modo il giocatore ad un appropriato ragionamento logico tanto da suscitare il presentimento che procedere a tentativi sia effettivamente l’unica tattica fattibile.
Alcuni oggetti interattivi, inoltre, non vengono segnalati correttamente agli occhi del giocatore costringendolo a dover osservare con la massima attenzione ogni angolo dell’ambiente circostante; un problema di una certa rilevanza, considerato che alcuni di questi sono fondamentali per lo sblocco della sequenza successiva.
Per quanto concerne la gestione dell’inventario di Luca, troviamo alquanto superfluo il limite imposto dagli sviluppatori sul numero massimo di oggetti da poter trasportare; spesso si è costretti a dover tornare sui propri passi per depositare quelli inutilizzati dentro apposite casse, rompendo il ritmo degli eventi in corso.

Recensione MADiSON

MADiSON sfoggia un comparto tecnico solido e nel complesso ben riuscito. Il sistema di illuminazione, affiancato da modelli e texture di qualità, ricrea ambienti di gioco suggestivi capaci di infondere un perenne senso di tensione anche laddove non sembrano esserci minacce evidenti. A supportare questa percezione di turbamento vi è un comparto audio 3D che vi consigliamo caldamente di godere attraverso l’utilizzo di cuffie.
In conclusione, MADiSON riesce a destreggiarsi tra i titoli del suo stesso genere seppure con qualche difficoltà. Nonostante i difetti elencati nella nostra analisi siano piuttosto evidenti ci sono altri aspetti di questa produzione Bloodious Games che non ci hanno convinto appieno.
Tra questi la trama - intrigante nella parte iniziale ma che perde mordente verso la fine ed, in secondo luogo, i “jumpscare”; questi ultimi in alcune sequenze sono fin troppo prevedibili, tanto da non incutere alcuna paura.
Tuttavia, gli enigmi di MADiSON non risultano mai banali e riescono ad intrattenere a lungo anche il giocatore più attento; la longevità del titolo si attesta intorno alle otto/dieci ore senza tenere in considerazione i collezionabili sparsi un po' ovunque.
Avrete il coraggio di prendere parte a questo nuovo incubo?

Voto 7

Per assicurare una ottimale navigazione ed altri servizi offerti, questo sito è predisposto per consentire l'utilizzo di Cookies. Continuando si accettano i Cookies secondo l'informativa consultabile a questo link.

Per assicurare una ottimale navigazione ed altri servizi offerti, questo sito è predisposto per consentire l'utilizzo di Cookies. Continuando si accettano i Cookies secondo l'informativa consultabile a questo link.