THE TEXAS CHAIN SAW MASSACRE - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 04.09.23

Nel 1974 la pellicola cinematografica horror a basso budget del regista Tobe Hooper chiamata “The Texas Chain Saw Massacre” (“Non aprite quella porta” in Italia) veniva proiettata nei cinema americani e commercializzata come basata su fatti realmente accaduti per attirare un pubblico più ampio. Sebbene la trama sia in gran parte immaginaria, il successo del film fu enorme ed il personaggio di Leatherface divenne iconico nel genere splatter e slasher.
Gli sviluppatori di Sumo Nottingham hanno voluto rispolverare gli eventi del primo film e dare nuova linfa vitale ai membri della famiglia Sawyer, inserendoli in un gioco multiplayer asimmetrico sull’esempio di Dead by Daylight, Friday the 13th ed Evil Dead the Game.
In The Texas Chain Saw Massacre un gruppo di ragazzi dovrà sfuggire alle grinfie della famiglia Sawyer dopo aver assistito alla morte dei propri amici.
Il matchmaking prevede infatti la contrapposizione di due squadre, ovvero le vittime composte da quattro giocatori ed il gruppo di killer formato da tre partecipanti; le prime inizieranno la partita dallo scantinato insieme al temibile Leatherface e dovranno farsi strada fino al piano superiore, dove ad attenderli vi saranno i due rimanenti cannibali ed il nonno del quale vi parleremo tra qualche riga.
Sumo Nottingham ha ben pensato di trasmettere al giocatore un costante senso di angoscia e smarrimento nei panni di un sopravvissuto, ciò è principalmente dovuto alla conformazione quasi labirintica degli ambienti ed alla necessità costante di dover rimanere al buio ed in silenzio. Immaginate quindi di dover aprire una vecchia e pesante porta in ferro scassinandola con gli arnesi appena trovati, necessariamente sotto un piccolo faretto acceso e con il costante rumore di una minacciosa motosega in funzione. Qualsiasi tipo di rumore causato dalle vittime verrà evidenziato su schermo ai killer, i quali non faticheranno ad individuare l’esatta area nel quale è stato prodotto. Come se non bastasse gli aguzzini possono altresì fare affidamento sul “Nonno”, una figura apparentemente passiva ma costantemente assetata di sangue la quale, una volta nutrita dai membri della famiglia, emetterà un urlo tale da rendere visibili i sopravvissuti in movimento.

The Texas Chain Saw Massacre - Recensione

La casa dei Sawyer è disseminata di pendagli d’ossa, gabbie con all’interno galline starnazzanti, vecchie cassette degli attrezzi e porte cigolanti, insomma, non dare nell’occhio è un’impresa ardua e richiede sangue freddo, soprattutto nell’esecuzione dei quick time event richiesti dalla maggior parte delle meccaniche.
Come scrivevamo qualche riga più su, trovare la giusta via di fuga richiede pazienza ed una buona dose di fortuna poiché la più semplice è anche quella più controllata dai killer, in quanto per raggiungerla è necessario attraversare l’ingresso della villa. Le strade alternative, piuttosto, esigono azioni specifiche per essere sbloccate come ad esempio la sostituzione di un fusibile, lo spegnimento di un generatore o l’attivazione di una valvola; ovviamente il giocatore dovrà prodigarsi nella loro ricerca.
A questo punto è comprensibile chiedersi se le vittime hanno un tempo limite entro il quale devono fuggire dalla famiglia di cannibali, sappiate che ognuna di loro inizia il match con un’emorragia che va lentamente a prosciugarne i punti ferita, ripristinabili soltanto con le medicazioni trovate in giro per la mappa.
The Texas Chain Saw Massacre offre inoltre l’opportunità di creare delle vere e proprie build per ogni singolo personaggio, che sia facente parte dei sopravvissuti o degli assassini; ciò avviene attraverso un sistema di abilità passive ed attive equipaggiabili dal menù principale o dalla lobby di gioco.
I protagonisti differiscono l’un l’altro per competenze ben specifiche, il “Cuoco” può ad esempio affidarsi al suo infallibile udito per rintracciare le sue prede, “Leland” può caricare un membro della famiglia stordendolo per qualche secondo, “Connie” può scassinare rapidamente e silenziosamente una serratura, “Johnny” può vedere le orme fresche delle sue vittime e così via. Oltre a ciò ognuno dei suddetti ha delle vere e proprie statistiche che possono essere migliorate ad ogni aumento di livello ossia brutalità, forza, furtività, robustezza, resistenza, competenza; il giocatore ha quindi la facoltà di creare la combinazione che più si addice al suo stile di gioco.

The Texas Chain Saw Massacre - Recensione

Sotto il profilo tecnico Texas Chain Saw Massacre ci ha stupiti per la sua incredibile fedeltà al film, non soltanto per le ambientazioni incredibilmente dettagliate e le cruente cutscene ma anche per gli effetti sonori caratteristici utilizzati dal team di sviluppo. I modelli dei personaggi sono particolareggiati ed abbiamo apprezzato la scelta di donargli lentezza nei movimenti per trasmettere un maggiore senso di soggezione, senza rinunciare alla fluidità dei comandi da parte del giocatore.
Tuttavia è necessario sottolineare la scarsa varietà di mappe, soltanto tre all’appello, ed il numero ristretto di personaggi selezionabili per entrambe le fazioni.
The Texas Chain Saw Massacre è un’ottima alternativa ai titoli in voga dello stesso genere, con un’ambientazione terrificante tanto quanto il suono della motosega di Leatherface. Niente vi vieterà di cooperare con gli altri giocatori anche se il titolo di Sumo Nottingham predilige senza dubbio un approccio individuale, soprattutto se sceglierete di schierarvi come sopravvissuti.
Le mappe richiedono del tempo per essere assimilate per via della loro complessità ed alcuni elementi vengono posizionati in maniera randomica ad ogni partita, per questo motivo è fondamentale che il matchmaking rimanga equilibrato ed unisca giocatori con la stessa competenza e livello.
Interessante inoltre la possibilità di sviluppare i protagonisti mediante un’ampia scelta di abilità e statistiche sulle quali impostare la propria esperienza di gioco.
Se deciderete di “aprire quella porta”, sappiate che The Texas Chain Saw Massacre è già disponibile su Game Pass senza alcun costo aggiuntivo.
Sopravviverete a questo nuovo incubo?

Voto 7

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