MONSTER HUNTER: WORLD - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 22.02.18

Sei milioni di copie vendute in tutto il mondo. Questi sono i numeri da capogiro emersi nella seconda settimana dall’uscita di Monster Hunter: World, caposaldo di Capcom in oriente, che adesso risplende del suo successo anche da quest’altra parte del globo. Il suo annuncio all’E3 2017 ha letteralmente scosso tutti per via del suo debutto su PC e sulle console di nuova generazione, abbandonando quindi i piccoli hardware portatili dalla grafica ormai superata.
In questa nuova avventura entreremo a far parte della Quinta Flotta della Gilda dei Cacciatori, chiamata al dovere per monitorare la traversata dei Draghi Anziani verso il Nuovo Mondo. Tale evento, che si ripete ogni dieci anni, può causare notevoli disastri climatici ed ambientali oltre a minacciare il quieto vivere dell’unico grande villaggio chiamato Astera. Da quest’ultimo luogo partiremo per le spedizioni di caccia, prepareremo e forgeremo il nostro equipaggiamento e svilupperemo alcuni settori che lo compongono come quello relativo alla biologia, botanica e gestione dei materiali/scorte.
Astera è di fatto il quartier generale del Nuovo Mondo e tra le sue genti passeremo parecchie ore, soprattutto all’interno della Forgia dove, con i giusti materiali prelevati dalle battute di caccia, saremo in grado di creare armi ed armature a seconda delle nostre preferenze nonché stile di gioco.
Monster Hunter: World rimane ben piantato alle sue origini riproponendoci il suo classico sistema di sviluppo del personaggio, non basato sull’accumulo di esperienza per aumentarne le statistiche ma bensì legato semplicemente a ciò che indossa e brandisce. Ogni singolo pezzo di un set di armatura comprende una o più abilità, oltre ai valori classici di difesa fisica/elementale, di conseguenza possiamo liberamente scegliere quale forgiare e creare delle build personalizzate, facendo sempre riferimento all’arma che ci accompagnerà durante la caccia. Per intenderci, chi deciderà di utilizzare le doppie spade troverà convenienza nell’avere delle protezioni in grado di aumentare notevolmente l’attacco fisico, la resistenza/stamina, l’affinità con l’arma e se possibile anche l’acutezza di questa. Tutti i mostri affrontabili in Monster Hunter: World hanno le proprie debolezze e punti di forza, raccoglierne le tracce e studiarli nel dettaglio attraverso i libri dei biologi ci aiutano non poco a capire come prepararci agli scontri successivi. Ecco perché le armi craftabili, specialmente quelle avanzate, hanno spesso degli attributi associati come acqua, ghiaccio, fuoco, scoppio, fulmine, veleno, paralisi, sonno. Questi elementi sono in grado di infliggere danni aggiuntivi (in aggiunta a quello base ndr) e malus temporanei che possono davvero fare la differenza in battaglia.
Avrete sicuramente capito quanto tempo passerete nella calda e poco affollata Forgia, considerato che Monster Hunter: World conta un modesto numero di armature e ben 14 tipologie di armi diverse, ognuna con un suo specifico ramo di evoluzione, moveset e strategie di combattimento diversificate (corto/lungo/medio raggio).
Dovrebbe anche esservi più chiaro il motivo per il quale è necessario cacciare o catturare i mostri senza soluzione di continuità, sebbene la storyline svolga gran parte del lavoro in questo senso, raccogliere risorse per creare nuovo equipaggiamento diventa comunque una priorità.

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Il Nuovo Mondo si divide in grandi aree instanziate esplorabili liberamente in solo oppure in compagnia di altri tre cacciatori online; nel primo caso a farci compagnia sarà il nostro amico felino Palico, il suo ruolo sarà quello di raccogliere risorse ed aiutarci durante le battaglie (è possibile craftargli armi ed armature nella Forgia). Non ci troviamo di fronte ad un open world vero e proprio ma la conformazione delle mappe, le quali si estendono anche verticalmente, riesce comunque a conferirci la sensazione di un mondo vivo e variegato. La Foresta Antica, la prima delle suddette zone esplorabili, è un meraviglioso intreccio di alberi e piante, boschi e zone un po’ più aperte; su di essa si muove la fauna del luogo composta da piccoli, medi e grandi mostri che si comportano da cacciatori o prede indipendentemente dalle nostre azioni. Capita spesso, infatti, di imbattersi in veri e propri scontri territoriali, altamente spettacolari se coinvolgono creature di dimensioni importanti; in questi casi è possibile rimanere in disparte ad osservare la faida oppure approfittare del trambusto per sgraffignare qualche risorsa dalla vittima moribonda.
Se il mostro che stiamo cercando non è tra quelli che si azzuffano casualmente per la mappa, possiamo ricorrere alle tracce che ha lasciato lungo il suo cammino e permettendo così agli “insetti guida” di indicarci la strada fino all’obiettivo. Questa novità di Monster Hunter: World non deve comunque scoraggiare i veterani della serie, queste piccole lucciole verdi non semplificheranno automaticamente la caccia ma si attiveranno solo se avremo trovato un determinato numero di indizi; soltanto in quel caso memorizzeranno il percorso esatto da seguire.
Il sistema di combattimento, come accennavamo poco sopra, prevede una buona conoscenza del nemico da affrontare, non soltanto per scovare i suoi punti deboli ma anche per capire le sue tipologie di attacco (o attack patterns). Attaccare, schivare e contrattaccare sono di norma le azioni base per una buona riuscita della spedizione nel caso in cui si voglia uccidere la controparte, tenendo sempre un occhio alla nostra stamina in modo tale da non doverci fermare per riprendere fiato ed all’acutezza dell’arma per infliggere sempre il massimo dei danni. Se al contrario la preda dev’essere catturata bisognerà prestare molta attenzione ai particolari visivi; l’interfaccia di gioco non permette la visualizzazione di una barra della salute dei mostri che affrontiamo, pertanto sta a noi capire quando allentare la presa e gettare la rete di cattura. Zoppica? Si muove a fatica? Cambia continuamente area? Si dirige verso il proprio nido per riposarsi? Questi segnali indicano che è il momento giusto per portare a casa il bottino e guadagnare risorse, soldi (Zenny) ed anche aumentare il nostro grado cacciatore così da sbloccare missioni sempre più complicate e remunerative.
Armi ed armature non saranno le uniche cose a tenerci in vita durante i combattimenti; a darci un sostanziale aiuto saranno anche oggetti come pozioni/bevande e pillole in grado di aumentare temporaneamente specifici attributi del cacciatore e…indovinate un po’? La maggior parte di questi (specialmente quelli più efficaci) vanno craftati con le risorse raccattate in giro per le mappe. Risultati analoghi possono essere ottenuti anche riempendoci lo stomaco con i succulenti piatti della Mensa di Astera prima di partire in missione, a patto che ripaghiate lo chef in carica con degli Zenny o Punti Ricerca (acquisibili studiando i mostri sul campo).
Il comparto multiplayer online gode adesso di un netcode solido e capace di unirci ai giocatori di tutto il mondo. All’interno di quello che può essere definito come l’hub della modalità online, ovvero il Caccia Celeste, è possibile creare delle squadre ed invitarci amici e conoscenti in modo da raggiungersi rapidamente e senza ricorrere alla dashboard della console sulla quale si sta giocando.

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Sotto il profilo tecnico, il titolo di Capcom può finalmente sfoggiare tutta la bellezza del suo level design in alta definizione. Il Nuovo Mondo si scopre davanti agli occhi del giocatore in tutta la sua complessa ricchezza di dettagli grafici che si estendono fino all’orizzonte ma è anche una realtà in cui i mostri vivono le loro vite in modo completamente autonomo e dando sfogo ai propri istinti. E sono proprio i particolari a fare la differenza come gli avvoltoi in picchiata sulle carcasse fresche, le cicatrici che prendono posto alle dure scaglie dei mostri e tanto altro impreziosito da un sistema di luce dinamico e da un ciclo giorno/notte che riesce a rendere gli ambienti ancora più affascinanti. Se da una parte ci troviamo ad un’ottima fluidità delle animazioni dei mostri (grandi e piccoli) e del cacciatore, dall’altra dobbiamo precisare come le texture che ricoprono i modelli non siano proprio next-gen se osservati con attenzione; nel complesso però l’occhio rimane estasiato da ciò che vede sullo schermo e non ci sentiamo di penalizzare questa piccola sbavatura. Il comparto audio comprende le classiche tracce della serie, ritmate in battaglia e di compagnia per quanto riguarda quelle che ascolteremo spesso ad Astera. L’interfaccia di gioco ed i dialoghi sono completamente tradotti in italiano.
In conclusione, siamo più che felici di avere finalmente potuto giocare a Monster Hunter: World su una console next-gen (in autunno sarà la volta del PC). Ammettiamo che nelle prime ore successive alla creazione del nostro cacciatore e dell’amico Palico siamo rimasti un po’ spiazzati dalla mole di contenuti presenti; per assimilare tutte le informazioni del gioco è infatti necessario dedicargli diverse ore. Tuttavia, memori dell’esperienza vissuta nel capitolo “Tri”, abbiamo potuto constatare come l’anima della serie sia rimasta intatta e quanto possono essere ostici i combattimenti con i mostri più aggressivi. Gli incarichi che accetterete possono rubarvi anche buoni 40/50 minuti a seconda del mostro, del vostro equipaggiamento e ovviamente della vostra bravura. Più volte ci siamo trovati in una difficoltà tale da dover ricorrere ad un razzo SOS e farci intercettare da altri cacciatori online per una mano di aiuto.
La trama non ci ha colpiti in modo particolare anche se più volte ci aspettavamo i titoli di coda quando invece c’era ancora molto da scoprire; ciò nonostante manca quel feeling in grado di farci affezionare ai personaggi, soprattutto al nostro amico felino con cui possiamo interagire davvero poco.
Conclusa la storia adesso siamo liberi di migliorarci ancora di più e partecipare agli eventi temporali messi a disposizione da Capcom con ricompense davvero speciali. Vi abbiamo detto che i futuri DLC saranno gratuiti? Monster Hunter: World ha aperto l’attuale anno videoludico con il botto. Non lasciatevelo scappare, cacciatori!

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