FAR CRY 5 - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 16.04.18

Un nuovo capitolo si aggiunge alla già folta serie Far Cry con l’intenzione di migliorare alcuni degli aspetti che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Un compito molto arduo in un genere, quello degli FPS, dove stupire il giocatore è sempre più complicato per via della concorrenza e di un inevitabile senso di deja-vù. Sarà riuscita Ubisoft a soddisfarci? Scopriamolo insieme.
Il tema religioso sembra catturare l’attenzione di tutti quando è affrontato con determinati toni ed è anche abbastanza ricorrente (vedi Outlast 2 ndr), chi si è dedicato allo sviluppo del canavaccio narrativo di Far Cry 5 ha preso la palla al balzo creando un contesto credibile e simultaneamente disturbato.
Nello specifico, ci troviamo in un luogo sperduto del Montana chiamato Hope County, ricco di vegetazione, montagne, laghi e campagnoli con la pagliuzza alla bocca. Vorremmo dirvi che è proprio un posto dimenticato da Dio se non fosse per Joseph Seed, che ha deciso di fare le veci dell’altissimo fondando una setta religiosa estremista chiamata Eden’s Gate.
Come in tutti i culti borderline anche gli “edeniti”, così vengono chiamati gli adepti della setta, non sono stinchi di santo e quindi omicidi, rapimenti e fanatismi di ogni sorta sono all’ordine del giorno ed immancabilmente giustificati come atti di fede. Occorre giusto una prova filmata di un assassino da parte di Seed per smuovere le autorità ed in particolar modo il nostro alter-ego, in carica di vice sceriffo e dello sceriffo in persona, pronti a mettere al fresco il folle guru grazie ad un mandato ancora caldo di stampa.
Come topi entrati consapevolmente nel territorio del gatto, gli adepti di Seed non hanno visto di buon occhio le nostre intenzioni ed in men che non si dica, quando tutto sembrava essere andato per il verso giusto, riescono non soltanto a liberare il loro padre spirituale ma a catturare i nostri colleghi lasciandoci soli nel bel mezzo del nulla.
Per tutto il corso dell’avventura il giocatore si troverà ad affrontare questa grande ed unita famiglia di edeniti in costante contrapposizione con la parte sana della popolazione di Hope County composta da veterani di guerra, militari e militanti, fantomatici politici o semplicemente civili che per spirito patriottico hanno deciso di imbracciare un fucile e dire basta. Noi saremo con quest’ultimi in una sorta di resistenza il cui compito è proprio quello di eliminare definitivamente l’Eden’s Gate dal territorio, fronteggiando uno dei migliori cattivi mai visti nella serie Far Cry (si, anche meglio del terzo capitolo ndr).

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Il giocatore ha fin dall’inizio piena libertà di movimento in tutta la mappa di gioco e sta a lui decidere dove attaccare ed affievolire la morsa degli edeniti fino a raggiungere Joseph Seed ed i suoi fratelli, anch’essi a capo delle tre macro aree nella quale si divide Hope County.
E’ possibile affrontare gli avamposti dell’Eden’s Gate rimanendo a debita distanza con un fucile da cecchino oppure, in alternativa, gettandosi ad armi spianate in mezzo ai nemici con il rischio che questi possano chiamare i rinforzi. Anche qui la scelta è dettata dallo stile/preferenze del giocatore; non farsi scoprire gli permette di guadagnare soldi bonus a raid compiuto ma riuscirci non è così semplice poiché gli edeniti si allertano ogni qual volta vedono un cadavere amico a terra. Tuttavia, in questo caso, non sapranno la posizione di chi li ha uccisi ma perlustreranno i dintorni alla ricerca di un colpevole. L’IA nemica non brilla per astuzia e ricopre giusto le mansioni basilari come coprirsi oppure avanzare anche se di tanto in tanto ci è apparsa un po’ confusa e facile da abbattere.
La grandezza della mappa permette inoltre di potersi dedicare a tutta una serie di attività ed incarichi secondari per spezzare un po’ l’azione o scoprire alcuni segreti del territorio. Se infatti siete stanchi di sparare potete andare a pesca, fare acrobazie a bordo di un quad o di un aeroplano oppure paracadutarvi dalla montagna più alta.
Se invece vi sentite soli nella vostra battaglia contro i cattivi, sappiate che è possibile sbloccare e selezionare da un apposito menù degli “specialisti”, personaggi comandati dalla IA in grado di offrirvi un discreto aiuto negli scontri a fuoco. Questi, inoltre, possono eseguire dei comandi impartiti dal giocatore come attaccare un nemico o raggiungere una determinata posizione. E se proprio anche l’IA amica non dovesse andarvi a genio perché poco efficiente, potete sostituirla con un giocatore in carne ed ossa attraverso il matchmaking online, occhio da chi vi fate seguire!
La progressione del protagonista avviene per mezzo di cinque rami abilità in cui è possibile scegliere arbitrariamente quale attivare/sbloccare, a patto di avere accumulato abbastanza punti. Tra queste troviamo ad esempio un’abilità che ci migliora nell’uso delle armi automatiche, un’altra ci permette di sbloccare la tuta alare ed un’altra ancora di trasportare più munizioni.
L’armamentario di Far Cry 5 comprende tutta una serie di fucili automatici, fucili a pompa e da caccia, mitragliatori pesanti, archi, granate, coltelli da lancio, esplosivi, lanciamissili e lanciafiamme tutti personalizzabili spendendo qualche dollaro americano mentre per gli amanti del corpo a corpo non mancano mazze da baseball (chiodate e non) e…vanghe! In appositi punti della mappa è possibile inoltre acquistare una discreta mole di veicoli a quattro ruote, imbarcazioni ed elicotteri per potersi muovere velocemente da un punto all’altro della mappa e non farsi trovare impreparati in vista degli edeniti.
Sotto l’aspetto tecnico l’ultimo titolo di casa Ubisoft sbalordisce per i suoi ampi e variegati spazi saldati da un framerate sempre costante, anche nei momenti più concitati.
Esplorando Hope County ci si può imbattere in fitti boschi brulicanti di vita selvaggia a piccole cittadine di campagna dove si alternano case, fienili e campi coltivati. Non abbiamo gridato al miracolo per ciò che concerne le espressioni facciali dei personaggi incontrati lungo il nostro cammino ed avremmo preferito più varietà nei modelli dei nemici piuttosto che un’armata di cloni con addosso gli stessi vestiti.

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Il comparto sonoro non poteva non vantarsi di tutte quelle tracce in grado di farci sentire nell’entroterra americano; si passa quindi dal rock puro a melodie rilassanti accompagnate dal suono del banjo fino ad altre ancora più movimentate con i tamburi. Ottimo il doppiaggio completamente in italiano comprensivo di sottotitoli.
Joseph Seed e la sua famiglia sono senza ombra di dubbio il punto nevralgico di Far Cry 5, la trama tocca spesso tematiche scomode attraverso un’ottima regia, credibile a tal punto da sovvertirci in alcuni frangenti. Il santone dell’Eden’s Gate è follemente carismatico e ciò si ripercuote chiaramente nella sua numerosa cerchia di adepti e sui poveri civili che tentano di contrastare il delirio religioso di massa. Noi, dall’altro lato della barricata, ci siamo uniti ad una resistenza che al sangue chiama sangue ma con un fine di pace e patriottismo prettamente e forse esageratamente americano.
A questa importante storyline si aggiunge un gameplay già ben rodato nei precedenti capitoli della serie ma con un nuovo concetto di libertà in un mondo aperto e vibrante, pieno di pericoli e posti da visitare. Gli incarichi principali e secondari possono essere portati a termine anche in perfetto stealth grazie alla possibilità di silenziare il vasto arsenale offertoci.
In Hope County vogliono farci credere che non ci sia più un posto per i peccatori, noi siamo convinti di potergli fare cambiare idea. E voi?

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