GRAVEYARD KEEPER - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 27.08.18

Dopo il discreto successo di Punch Club, Lazy Bears Games confeziona uno strambo simulatore medievale incentrato sulla gestione di un cimitero, il cui nome lascia ben poco all’immaginazione: Graveyard Keeper. Se siete alla ricerca di un gioco che segua la strada di Stardew Valley ed Harvest Moon e che pero' abbia humor e meccaniche decisamente più macabre, continuate pure a leggere i dettagli.
Immaginatevi di essere travolti da un auto in corsa dopo il turno di lavoro e di ritrovarvi poi in un mondo medievale nel quale vi viene imposto di gestire un cimitero, senza riuscire a capire se siete ancora vivi o morti. Ecco, questo è ciò che accade al protagonista di Graveyard Keeper, un comune mortale, sbalzato d’un tratto in un’altra dimensione, che cerca disperatamente di tornare indietro alla sua routine quotidiana.
Gli elementi comuni ai titoli sopraccitati ci sono quasi tutti: si possono raccogliere le risorse e con queste craftare oggetti, si può cucinare, coltivare, parlare con i personaggi del villaggio e occuparsi dei loro incarichi, pescare, migliorare gli attrezzi da lavoro, ampliare la propria abitazione e combattere i mostri all’interno di un dungeon. La sostanziale differenza consiste nell'attivita' di gestione del cimitero e dell'annessa chiesa.

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Andiamo per ordine. Giornalmente un ciuchino parlante vi consegnerà un cadavere da seppellire in uno spazio libero del cimitero ma, prima ancora di armarvi di pala, dovrete necessariamente fare tappa all’obitorio. Adagiato il cadavere sul tavolo, vi sarà possibile procedere con l’autopsia e rimuoverne il sangue, il grasso, le ossa, etc… Procedere all’estrazione di tutti questi elementi, come se foste all’interno della versione virtuale dell’allegro chirurgo, vi permetterà di raccogliere risorse utili (la carne umana può essere cucinata, argh!) ma al contempo incorrerete nel rischio di alterare la qualità del cadavere. Quest’ultimo fattore, evidenziato dall’icona di un teschio rosso o bianco, incide anche sulla valutazione complessiva del cimitero, che può essere ulteriormente migliorata se si abbelliscono le tombe con decorazioni di vario tipo. Nel caso in cui il cadavere dovesse risultare troppo deteriorato, per colpa della vostra mano tremolante o per averlo lasciato a lungo all’esterno dell’obitorio, potete decidere di gettarlo nel fiume o bruciarlo in una pira funeraria, lasciando intatta l’immagine del vostro sbrilluccicante camposanto.
Tra una sepoltura e l’altra dovrete, inoltre trovare il tempo, una volta a settimana, di predicare la messa per i vostri fedeli, in quanto priore. La chiesa può essere ampliata per ospitare quante più persone possibili e più efficace sarà il vostro sermone, più soldi vi verranno donati.
La progressione del personaggio passa attraverso i cosiddetti “rami tecnologici”, suddivisi in macro categorie, come teologia, anatomia ed alchimia, scrittura, agricoltura e natura, forgiatura, costruzione e cucina. In ognuno di questi rami è possibile sbloccare, attraverso l’utilizzo di punti esperienza, nuovi oggetti da craftare, banchi da lavoro o abilità passive.
Per accedere a buona parte delle attività più interessanti e redditizie bisogna, quindi sporcarsi non poco le mani con i lavori più classici, quali tagliare la legna o picconare la pietra... Da qualche parte bisognerà pur iniziare!
Il mondo di gioco è ricco di luoghi dove poter accedere solo dopo aver imparato a produrre determinati oggetti, spesso utilizzati per sgomberare e ripulire le strade dai detriti che ne ostruiscono il passaggio. Anche le quest che vi sono affidate dai personaggi del villaggio richiedono frequentemente oggetti, attrezzi o cibi per il loro completamento. Questo sistema sprona il giocatore a migliorare le proprie abilità compiendo azioni/lavori che altrimenti risulterebbero fini a sé stessi.
Non esistono le stagioni ed è possibile eseguire qualsiasi attività sia di giorno che di notte senza alcuna limitazione, a patto che abbiate abbastanza stamina in corpo; tuttavia gli npc sono disponibili al dialogo soltanto nelle ore diurne ed alcuni di essi solo in determinati giorni della settimana.

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Graficamente il titolo di Lazy Bear Games sfoggia una grafica in pixel art molto curata e ricca di dettagli, arricchita da un buon sistema di illuminazione. Il comparto sonoro, invece, accompagna egregiamente le sessioni di gioco con rilassanti melodie.
Graveyard Keeper è un gestionale che vi divertirà parecchie ore per via delle sue meccaniche, la sua storia e la sua malsana ironia. Il gioco non è stato tradotto in italiano (non sappiamo se è previsto in futuro) ma chi mastica un po' l'inglese non avra' alcuna difficoltà a comprendere l’interfaccia di gioco, che, nonostante le profonde meccaniche, risulta di facile consultazione. La realizzazione artistica di questo titolo è poi la ciliegina sulla torta, fatta di contenuti “insoliti” e particolari, in grado di creare una vera e propria dipendenza. Consigliatissimo!

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