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MOONLIGHTER 2: THE ENDLESS VAULT

Anteprima a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 03/12/2025

Sette anni fa vi parlavo di Will, avventuriero e mercante dalla folta chioma bianca creato da Digital Sun, autori della serie Moonlighter, di cui vi scriverò qualche riga sul secondo capitolo chiamato “The Endless Vault”.
Il malevolo Moloch, bramoso di potere, costringe Will e i suoi amici ad abbandonare il villaggio di Rynoka e il Dungeon dal quale dipendevano i suoi guadagni.
Si trasferiscono tutti a Tresna, un luogo lontano dove il gruppo decide di rialzarsi per un futuro migliore, anche se con un po' di nostalgia di casa. Qui Will inizia a rimboccarsi le maniche con l’aiuto della burbera signora Scratch che, vedendo in lui un’opportunità di guadagno, gli lascia in gestione il proprio negozio. Non solo; un gigantesco artefatto, comparso dal nulla, promette al protagonista e ai suoi amici di aiutarli in cambio di cospicue somme di denaro.
Moonlighter 2 porta con sé diverse novità rispetto al passato. Quella che risalta maggiormente all’occhio è la nuova veste grafica, non più in pixel art ma in 3D low-poly con inquadratura fissa, e il risultato è una delizia color pastello per gli occhi.
Nuove meccaniche, inoltre, sono state aggiunte sia sotto l’aspetto roguelike sia in quello gestionale, ma andiamo per ordine.
Will può viaggiare ed esplorare diversi mondi. In ognuno di questi le mappe vengono generate proceduralmente; vale lo stesso per la posizione di boss, mostri élite, bonus, tesori ed eventi di varia natura. Insomma, tutte le volte che deciderete di accedere a un determinato dungeon avrete a che fare con qualcosa di unico.

È importante specificare che Moonlighter 2 è un titolo che andrebbe rigorosamente giocato con il pad: questo vi consentirà di avere un migliore controllo del protagonista durante gli attacchi e, soprattutto, le schivate. Quest’ultime sono fondamentali, in quanto la salute di Will è risicata e la pozione di cura a sua disposizione non è sufficiente a farvi uscire dai guai nelle situazioni più critiche, almeno non all’inizio.
È tuttavia possibile sfruttare diverse tipologie di armi e i loro attacchi speciali, tenendo bene a mente che ognuna ha la propria velocità e il proprio danno; lungo i dungeon è sempre possibile acquisire abilità in grado di condizionare l’equipaggiamento, infondendogli, ad esempio, danni elementali. Poi c’è l’arma a lungo raggio di Will, il cui caricatore si popola man mano che vengono annientati i nemici, utile tanto quanto i particolari bulbi spinosi presenti nelle mappe che se colpiti, lanciano proiettili a ricerca. Credetemi: la stragrande maggioranza delle volte vi salveranno la vita.
Quando siete riusciti a schivare, rallentare e stordire i nemici con il vostro zaino, arriva il momento di riprendere fiato e aprire i forzieri contenenti le reliquie da riportare a Tresna. Qui entra in gioco una meccanica di organizzazione dell’inventario che ho trovato davvero ingegnosa e divertente.
La maggior parte delle reliquie, infatti, in base alla propria rarità, possiede poteri in grado di aumentarne il valore o quello degli oggetti adiacenti; altre, invece, possono addirittura distruggerli, a meno che non li abbiate protetti con degli scudi.
In sintesi, la raccolta delle reliquie non è un’operazione da fare a cervello spento: vanno quasi sempre posizionate negli slot dell’inventario secondo una precisa logica, e ciò vi metterà di fronte a tante combinazioni diverse e interessanti.

Soddisfatti del bottino, potete scegliere se tornare a Tresna per allestire il negozio attraverso il medaglione di Will o continuare il dungeon fino al boss, cercando di non lasciarci le penne e dimezzare il valore di ciò che trasportate.
Riconoscere quando fermarsi, comunque, è un talento non sempre facile da apprendere; ve lo dice il loot goblin che è in me.
Ciononostante, Tresna non è un semplice villaggio ma il punto in cui è possibile migliorare tutto l’equipaggiamento di Will, svilupparne di nuovo, far progredire diverse passive ed ovviamente gestire il proprio negozio. Quest’ultimo, migliorabile nell’arredamento, vi consentirà di imporre un prezzo di vendita alle reliquie estratte dal dungeon, così che forestieri e locali possano esprimere un loro giudizio ed eventualmente acquistarle.
Diversi fattori possono influire sui guadagni, come ad esempio la rarità del pezzo messo in vendita, la qualità stessa dell’espositore sul quale poggia, eventuali bonus acquisiti vendendone un certo numero, la pulizia e l’ordine della bottega e così via. Non credevate mica che portare avanti un negozio fosse un giochetto da ragazzi, no?
In base alla mia esperienza con Moonlighter 2, non lo è per nulla; anzi, ho constatato quanto possa essere lunga la scalata al guadagno, considerando che il negozio può rimanere aperto soltanto di giorno e che i prezzi di qualsivoglia potenziamento di Will sono fin troppo elevati.
Come se non bastasse, il gigantesco artefatto di cui vi parlavo a inizio articolo vi chiederà di volta in volta cifre sempre più esose per proseguire con la trama, e anche questo finisce inevitabilmente con il costringervi a fare avanti e indietro per i dungeon decine di volte.
Moonlighter 2 è attualmente in accesso anticipato su Steam e non è ancora chiara la sua roadmap fino alla versione 1.0. Chi ha difficoltà a masticare la lingua inglese avrà qualche problema a comprenderne alcune parti (se non tutte) di questo nuovo progetto firmato Digital Sun e, malgrado la sua propensione alla ripetitività, rimane un roguelike davvero divertente da giocare, con una storia interessante ed un comparto grafico sorprendente.
C’è ancora del tempo per rifinire, al ribasso, alcuni prezzi e obiettivi stabiliti dal gioco, così da poterlo godere senza l’ansia di dover rincorrere cifre da capogiro.
Se avete una console portatile, Moonlighter 2 potrebbe diventare il vostro compagno d’avventure di questo fine anno.

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