NO REST FOR THE WICKED - ANTEPRIMA

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 07.05.24

No Rest for the Wicked di Moon Studios, creatori di Ori and the Blind Forest e Ori and the Will of the Wisp, è una scommessa risoluta con un’utenza divenuta col tempo sempre più critica. Malgrado il gioco si trovi in early access su Steam, posso certamente affermare che il cambio di direzione del suddetto studio sia riuscito nell’ardua impresa di farmi amare un genere che solitamente tende a spazientirmi rapidamente.
No Rest for the Wicked è un action-RPG che strizza l’occhio ai souls-like, in cui la morte è dunque un pretesto per imparare a muoversi con accortezza e raggiungere infine l’agognata ricompensa.
Il lavoro svolto da Moon Studios non si è limitato solo a questo, anzi, sin dalle prime battute si ha la reale sensazione di trovarsi all’interno di un fantasioso, quanto cupo, dipinto. Il livello artistico ed il design delle aree presenti nel gioco raggiunge un livello di complessità tale da lasciare il giocatore disorientato di fronte ai numerosi salti ed appigli non segnalati dalla ormai comune, nonchè superflua, vernice gialla. Esplorare la mappa e scoprirne ogni angolo è come se fosse una missione a parte dalla quale il giocatore non può esimersi; per la bellezza dell’atto in sè e perché, come tradizione vuole, c’è quasi sempre uno scrigno pieno di tesori ad attenderlo.
Una delle caratteristiche che amo di più di No Rest for The Wicked è la personalizzazione del Cerim, ovvero il guerriero sacro che impersono e spingo in ogni dove nelle terre di Sacra per cercare di debellare la “piaga” tra gli impicci politici successivi alla morte di Re Harol, nei quali prendono forma l’ascesa al trono di suo figlio Magnus e l’avanzare dell’Inquisizione guidata da un’ambigua donna di nome Madrigale Selina.

No Rest for the Wicked Anteprima

Il mio Cerim, come scrivevo, è stato ancora una volta plasmato dal sottoscritto seguendo i classici canoni di un ladro/assassino, dunque con un’armatura leggera per schivare rapidamente gli attacchi nemici, doppi pugnali per infliggere quanti più danni al secondo ed un arco per le lunghe distanze. Ad ogni level-up è possibile spendere tre punti in una delle statistiche del proprio personaggio, aumentarne la stamina, i punti ferita, il peso trasportabile, la forza, l’intelligenza e la destrezza; ciò permette inevitabilmente di creare delle build ben precise, come nel mio caso, o degli ibridi per i più temerari.
Siamo comunque tutti ben consapevoli che non sono soltanto i parametri del proprio alter-ego ad influenzare le dinamiche di una battaglia, proprio per questo in No Rest for The Wicked ho speso molte ore a cercare e migliorare il mio equipaggiamento attraverso un semplice ma efficace sistema di farming di risorse e di crafting.
Gli NPC vendor che incontrerete a Sacrament, città “base” nella quale programmerete i vostri viaggi, forniranno equipaggiamenti, attrezzature e servizi essenziali in cambio di denaro; ciò avverrà fino al momento in cui non deciderete di aiutarli ad ampliare l’attività e quindi a migliorare anche la qualità della merce venduta, portandogli risorse quali rame, legna, carbone, ferro, ed altre risorse raccolte nelle terre di Sacra.
Armi ed armature possono non soltanto essere create ad-hoc in un apposito banco da lavoro ma altresì riparate, potenziate, infuse con bonus (e malus) generati randomicamente ed incastonate con pietre in grado di imprimervi danni elementali. Posso assicurarvi che trovare il giusto equilibrio tra la build dell’eroe ed i vari pezzi equipaggiabili è un’impresa ardua, spesso vi capiterà di rovinare quest’ultimi accidentalmente con attributi indesiderati.

No Rest for the Wicked Anteprima

Combattere gli abomini che infestano Sacra è decisamente un discorso a parte, anche se già conosciuto ai molti che hanno subito stress post traumatici grazie ai titoli From Software. E’ qui infatti che generalmente la mia pazienza viene meno, nonostante la consapevolezza di una possibile ricompensa, cedo spesso il passo allo sconforto e non me ne vergogno.
Eppure in No Rest for The Wicked lo studio dei pattern d’attacco nemici, delle distanze, del giusto tempismo delle schivate, non è stato poi così traumatico come pensavo e mi ha permesso come ultima concessione di comprendere al meglio quale direzione evolutiva dare al mio Cerim.
Rimanere leggeri come il vento e senza scudi, con poca difesa e tanta stamina, oppure armarsi come un tank e sbilanciare costantemente il nemico per accanirvi senza alcuna pietà? La scelta dipende totalmente dal vostro stile di gioco.
Sono ancora molti i contenuti ed i fix che il team di sviluppo di No Rest for The Wicked ha in serbo per i propri utenti, tra questi la modalità cooperativa online fino ad un massimo di quattro giocatori. Immaginate di poter esplorare Sacra insieme ai vostri amici, affrontarne i dungeon, le taglie e le sfide che si rigenerano periodicamente inducendo a nuovi livelli di difficoltà e ricompense sempre più succose.
Dalla mia personale esperienza, No Rest for The Wicked è un ARPG dal grande potenziale che conquisterà la vostra attenzione per la sua incredibile bellezza artistica ed un sistema di combattimento punitivo ma appagante. Se conoscete già la qualità dei lavori passati di Moon Studios, non avrete dubbi su questo loro nuovo progetto.

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