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BARARE CHE PASSIONE!

Speciale a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 09/01/2013

Diciamoci la verità, alle volte è comodo e curioso aggirare le regole di un gioco.
Quando però si tratta di barare, perché è questo il termine corretto, in una partita online con atri giocatori, il discorso diventa irritante.
Per chi si è appena svegliato e non sa di cosa sto parlando, legga attentamente queste due parole: cheats e glitch. I primi, chiamati “trucchi”, erano e sono tutt’ora usati spessissimo nelle partite offline ed il loro beneficio è quello di facilitare il completamento di un titolo. Nello specifico, questi codici di baro vengono inseriti dai programmatori stessi per facilitare i test del gioco prima della sua pubblicazione. E’ necessario quindi inserire una parola chiave o eseguire una combinazione di tasti per sbloccare svariati bonus. Usare i cheats offline è una scelta che spetta al giocatore e, per quanto possa essere vista con sospetto agli occhi degli altri, nessuno gliela vieta. Da qualche mese la sera mi svago con altri ragazzi su Modern Warfare 2 e solo ieri mi è scattata in testa la molla che ha dato origine a questo articolo. Prendo ad esempio proprio questo titolo perché è recente e molto conosciuto ma potrei dire la stessa cosa della serie Gears of War, giusto per citarne un altro.
Con la forte voga dell’online gaming si è sviluppato un’ulteriore tipologia di baro che, come ho scritto all’inizio dell’articolo, rende effettivamente le partite multiplayer deludenti. Si tratta del “glitching” ovvero la ricerca da parte del giocatore di un “glitch”: un errore di programmazione che comporta effetti di varia natura. C’è chi trova un errore nell’incrocio tra due oggetti della mappa per sorvolarla dall’alto e sterminare i giocatori ignari dell’accaduto, o chi preme i tasti del pad a casaccio e scopre di possedere munizioni infinite. Ve lo immaginate?
Colpi che arrivano dal cielo e mitragliate ovunque senza avere il tempo di muovere un passo. Com’è possibile che i beta tester, che dovrebbero trovare questi bug e relazionarli ai programmatori, non svolgano il loro lavoro a modo?! Fortunatamente non sempre ci troviamo nella condizione di dover chiudere una sessione in corso per questi motivi, il giocatore più infimo si lascia prendere la mano rendendo le partite davvero ingiocabili. Buon senso è la parola d’ordine, ma come lo si acquista se è già il gesto a mancare di tale caratteristica?! Bisognerebbe evitare di barare del tutto e non è una cosa semplice, vedere il proprio nome scalare le vette delle classifiche fa gola a tutti…anche se per arrivarci si è dovuto scegliere una strada meno “pulita”. In soccorso ai giocatori onesti vi è il “ban” dell’account del giocatore imbroglione tramite rapporto a chi di dovere, che per tornare sulla retta via deve ricominciare tutto d’accapo. Una soluzione più o meno rapida ma che alla lunga diventa un circolo vizioso poiché questo tipo di problema deve essere corretto a monte, ovvero durante lo sviluppo del titolo.
 

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