Speciale a cura di il 08/09/2025
Caro Sean Murray, vorrei davvero che tu leggessi cosa scrivevo di No Man’s Sky nel 2016, poco dopo il lancio.
Nulla di così terribile, comunque. Però devo dirtelo: mentre lo mostravo in diretta su Twitch difendevo il tuo progetto a spada tratta, quando tutti invece ti davano contro.
“Dategli tempo, sono sicuro che si riprenderà alla grande.”
Lo ripetevo quasi come un mantra la prima volta che giocai a No Man’s Sky davanti al mio pubblico, che stranamente era più numeroso del solito. Le voci su internet corrono veloci, e nel tuo caso alla velocità della luce. Ok, lo so, non fa ridere.
Ad ogni modo, sappiamo bene cosa è accaduto al lancio di No Man’s Sky: una brutta figura, si può dire? Quelle promesse non mantenute e il marketing fuorviante furono benzina su un falò enorme. Ma la tua è diventata una storia di redenzione. Caspita, forse una delle migliori da quando ho iniziato a parlare di videogiochi sul web.
Sean, in una delle ultime immagini che hai postato sul tuo account X ho contato più di quaranta contenuti gratuiti per No Man’s Sky; non semplici aggiornamenti correttivi, ma aggiunte che di volta in volta ampliavano l’esperienza di base con meccaniche sempre nuove e articolate.
Io, che avevo lasciato la mia astronave sotto tre dita di polvere in un angolo non meglio definito dello spazio, qualche settimana fa rientrando nel gioco sono stato travolto da una valanga di informazioni, cose da fare e da vedere.
No Man’s Sky è cambiato tantissimo. Oltre ad avere un comparto tecnico più fluido, si è persino snellito di peso. Questa cosa mi fa impazzire se considero tutto ciò che è possibile trovarci dentro: un universo infinito di bellezze e opportunità.
Elencare tutti gli aggiornamenti richiederebbe troppo tempo, ma lasciatelo dire: l’ultimo che ci hai regalato, The Voyagers, lo sto adorando. Non solo perché mi hai dato modo di rilassarmi nell’editor di costruzione di una nave corvetta, ma soprattutto perché posso muovermi con essa insieme ai miei amici online.
Non so se nei prossimi mesi vedremo altri contenuti e, francamente, non saprei nemmeno cosa aspettarmi, dato che hai praticamente implementato quello che molti altri titoli dello stesso genere millantano da anni, rimanendo però ancora fermi al punto di partenza.
Sai, ti abbiamo perdonato per ciò che è accaduto nove anni fa. Il tuo team, Sean, è cresciuto ed ha saputo ascoltare la voce dei giocatori con umiltà. I recenti centomila giocatori collegati simultaneamente su No Man’s Sky ne sono la dimostrazione. Te lo sei meritato.
Nella speranza di vedere il tuo universo vivo come oggi anche negli anni a venire, ti prego: non lasciarci ancora sulle spine e dacci una data di Light No Fire.
Adesso perdonami, Sean, sto viaggiando verso il centro della galassia e i motori della “Dogghius_3000” non si ricaricano da soli. See you back on Earth.
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