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DARK SOULS

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 06/10/2011

From Software lancia nuovamente il guanto di sfida ai gamers più temerari, quelli che non si lasciano impressionare dalla elevate difficoltà, quelli che sanno di trovarsi di fronte a Dark Souls, erede spirituale dell’ormai celebre Demon’s Souls per PS3. Perché ci piace questo titolo?
Semplicemente perché riesce a distinguersi dalla massa, proprio come ha fatto il suo predecessore. In Dark Souls vestiamo i panni di un essere vuoto, senza anima, gli diamo un volto, un nome, una classe e lo facciamo girovagare alla ricerca del potere dei Lord ovvero chi ha gettato il mondo nel buio e nel caos successivamente all’imponente battaglia contro i draghi, legittimi dominatori della Terra.
Questa volta gli sviluppatori hanno ben pensato di creare un mondo totalmente aperto dove gli unici punti di rigenerazione sono i falò, veri e propri sostituti del Nexus. Ciò che affascina di più è come il giocatore venga abbandonato a sé stesso senza una minima indicazione: per alcuni questa cosa potrebbe risultare scomoda ma vi assicuriamo che un motivo nascosto c’è. Superata infatti l’area iniziale è possibile intraprendere almeno tre o quattro percorsi ma soltanto uno porta ad una adeguata progressione del livello del personaggio, le altre ci portano di fronte a nemici talmente forti da venire spiazzati nel giro di pochi istanti. La morte in Dark Souls non deve essere considerata come un classico game over, piuttosto come una lezione da comprendere, un modo per dire “Hey, forse ho capito come e quando superare quel pezzo”.
Ci si trova costantemente di fronte a delle sorprese; non sempre si riesce a vincere con la forza bruta ma al contrario è l’agilità del player a fare da padrona tra trappole e nemici.
Fondamentalmente il gameplay è rimasto invariato, non esiste più la tendenza del mondo ma numerosi patti a cui prendere parte. Questi possono essere considerati come vere e proprie gilde con tanto di allineamento, neutrali, caotiche, malvagie e così via…prenderne parte non è sempre semplice, i loro benefici però fanno si che il gioco valga la candela. Alcune richiedono la sconfitta di determinati boss secondo la sequenza da loro richiesta, altri invece richiedono un particolare oggetto e così via…saltare un solo passaggio potrebbe escludere il nostro personaggio, perennemente, da una possibile gildatura.

Come ogni rpg che si rispetti, anche in Dark Souls è possibile creare una build andando ad aumentare direttamente le stats che ci interessano dai falò sparsi per il mondo. E’ vero, come abbiamo scritto sopra, che l’abilità del giocatore è fondamentale, ma c’è sempre bisogno di un buon level up e di un equipaggiamento adatto alle esigenze più disparate. A seconda della scelta iniziale è possibile avere più confidenza con una tipologia di armi/armature piuttosto che con altre, nessuna preoccupazione comunque, ogni cosa droppata dai nemici è utilizzabile a patto che abbiate le giuste statistiche per padroneggiarla con dimestichezza. In poche parole, un ladro inizialmente non ha la stessa abilità del cavaliere nell’utilizzo di uno spadone a due mani o di un armatura pesante: può comunque equipaggiarsi con entrambi ma farà visibilmente fatica a scagliare un colpo contro il nemico e risulterà piuttosto goffo ed impedito quando dovrà rotolare su un lato per evitare qualsiasi danno. Preso coscienza di tutto ciò non si è comunque pronti ad affrontare i boss, o mini-boss, pensavate il contrario vero?
Tralasciando il fatto che la maggior parte di questi avrà la grandezza di mezzo schermo ed una forza incredibilmente devastante, l’importante è capire come si comportano in battaglia, sfruttare a nostro vantaggio i loro attacchi e se siamo fortunati anche i tempi morti. Questi fattori, uniti ad un buon livello del personaggio, un modesto equipaggiamento ed un po’ di fortuna, metteranno al tappeto il demone di turno trasformandolo in un innocua anima.
Già, le anime…sarebbe troppo banale paragonarle alla moneta di gioco: non solo permettono di acquistare oggetti dai mercanti e salire di livello, ma anche a migliorare le armi base rendendole uniche e con poteri aggiuntivi tramite gli NPC blacksmith. Inizialmente abbiamo specificatamente chiamato il nostro personaggio “vuoto” ma senza svelarne il vero significato: nella parte superiore sinistra dell’HUD vi è un contatore dell’umanità, caratteristica che ci renderà umani o non-morti. Oltre ad un aspetto prettamente visivo, girovagare in uno dei due stadi ha i suoi vantaggi/svantaggi, ad esempio da umano il personaggio appare per come lo abbiamo creato, ha qualche chance in più di trovare oggetti dai nemici uccisi e può invadere o essere invaso dai giocatori online. Al contrario, da non-morto appare rattrappito, orribile nell’aspetto, può essere evocato online ma non può ospitare partite e non può essere invaso. Adesso invece vi starete chiedendo come funziona esattamente l’online, vi accontentiamo subito.

Nel corso del gioco si ha la possibilità di raccogliere e/o acquistare tre tipi di pietre: una di queste serve per lasciare messaggi di qualsiasi tipo per terra in modo da farli comparire ai giocatori che passano in quell’esatto punto, un'altra pietra permette di lasciare un warp di evocazione a terra e di conseguenza partecipare come aiutante in una sessione di gioco altrui, l’ultima pietra consente di invadere il mondo di un altro giocatore, scontrarsi con questi e rubargli anime ed umanità in caso di vittoria. Divertente, no?!
Graficamente il titolo From Software eccelle nel level design che mostra ancora una volta una mano artistica tendenzialmente gotico/dark dettagliata e visivamente appagante. Non di rado ci si ferma ad osservare scorci di rovine, paesaggi naturali o palazzi enormi, stupiti da come questa generazione di console possa ancora offrire tanto. Uno stile, quello di Dark Souls, così preciso e perfettivo che intacca anche le sue particolari armi ed armature: spesso ci trova a dover spulciare guide e wiki per capire come ottenerle per il puro gusto di collezionarle e sfoggiarle. Ottima la soundtrack, che può essere ascoltata anche su un cd a parte per chi ha acquistato la limited, e gli effetti sonori di campo. Il parlato dei personaggi è, fortunatamente, in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Dark Souls non è una perla per tutti. E’ difficile, non perdona e non permette errori anche e soprattutto a livelli alti. Chi lo sa apprezzare ed ha molta pazienza verrà sicuramente premiato, e vi possiamo assicurare che alcuni boss/miniboss sono davvero ossi duri e che la soddisfazione di vederli sconfitti vale tutte le ore spese a capire come aggirarli. Non è soltanto un RPG con elementi PVE: l’online permette di co-operare fino a quattro giocatori o di cimentarsi nel PVP più sfrenato e mostrare ad un altro eroe quanto siamo fighi con la nuova armatura/arma e magari tornare a casa con qualche anima in più. Gli unici problemi che abbiamo riscontrato sono stati alcuni cali, apparentemente ingiustificati, di frame-rate in alcune zone del mondo di gioco ed un sistema online un po’ macchinoso che non permette ai giocatori di vedersi nell’immediato tramite le scritte lasciate a terra. Difettucci che non permettono al titolo di conquistare il massimo dei voti ma siamo comunque sicuri e lieti di rassicurarvi sul fatto che Dark Souls è un titolo da acquistare senza pensarci due volte. Ed infine un aspetto di non poco conto: non ha alcun legame con il suo predecessore…Insomma avete una scusa in più per farlo!

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