Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 29/04/2008
Rockstar: una marca, una garanzia.
Nel panorama videoludico questa casa di sviluppo americana si è resa nota grazie alla produzione della serie Gran Theft Auto, titolo che ha messo da parte i classici canoni dei giochi action per fondare uno stile del tutto nuovo, il “free-roaming”.
Tanto successo e originalità hanno destato a livello mondiale aspre critiche, basate sulla eccessiva violenza e sulla totale illegalità con cui il giocatore può agire impunemente. D’altra parte questi giudizi hanno avuto un effetto boomerang accentuando la curiosità e l’interesse verso questo titolo, la cui sceneggiatura è impareggiabile per articolazione, complessità, ricchezza e vastità.
Il protagonista Niko Bellic, ex soldato sovietico, approda nella città di Liberty City nell’intento di fare fortuna, spinto dalle false illusioni del cugino Roman. Nico si serve di piccoli lavoretti illegali come passpartout per entrare nelle più grandi organizzazioni criminali della città, facendo i conti anche con il suo passato.
Liberty City appare sin dai primi attimi di gioco in tutta la sua ampiezza, con luci e ombre dinamiche e la quasi totale assenza di caricamenti. Vagando per la città verrà spontaneo fermarsi per ammirare la profondità della visuale di gioco che ci consentirà di apprezzare paesaggi unici per bellezza e realismo, reso anche da un adeguato ciclo giorno/notte e da casuali effetti atmosferici.
L’Euphoria Engine dà concretezza ad oggetti e persone rispecchiando le leggi della fisica che regolano il mondo reale. E’ possibile quindi tamponare un’auto mentre si è alla guida di una motocicletta per vedere il protagonista “rotolare” in modo verosimile sull’asfalto.
GTA non sarebbe tale senza le auto, la cui guida risulta un po’complicata: capita spesso, infatti, che non risponda bene ai freni ed allo sterzo terminando la corsa su un palo o su un albero.
Il cellulare, consegnato a Niko all’inizio del gioco, resta una grande e piacevole novità. Creando amicizie è possibile acquisire numeri telefonici e contattare chiunque in ogni momento. Accade spesso di essere chiamati dal “datore di lavoro” o dalla fidanzata che non esita a domandare: “Niko, tesoro mio..che fine hai fatto? Andiamo a cena fuori?”.
Anche gli internet cafè non sono da meno, con una miriade di siti più o meno inutili ma divertenti da visitare ed e-mail spam che invadono continuamente la nostra casella postale.
Ad allungare la longevità del titolo è la modalità multiplayer. E’ possibile creare da zero un alter-ego virtuale e farlo cimentare in battaglie tutti contro tutti, in missioni co-op ed in sfide automobilistiche con la partecipazione di altri sedici giocatori totali. Uccidendo i giocatori avversari durante le partite online si otterranno dei dollari spendibili in vestiti ed accessori per customizzare il proprio personaggio.
Il comparto audio non ha precedenti. La città è “viva” grazie soprattutto al continuo parlare dei suoi “residenti”, al rumore delle centinaia di auto, al magico suono del mare in prossimità di una spiaggia. Le stazioni radio spaziano ogni genere, dal soft ai pezzi rock, dalle lunghe interviste alle esilaranti pubblicità.
In sintesi, questo titolo è riuscito per l’ennesima volta a far parlare di sè, sia nel bene che nel male. Il suo record di vendite sin dal primo giorno è stato un successo senza eguali, riuscendo a suscitare un hype oltre ogni immaginazione. Rockstar cel’ha fatta ancora una volta: la serie Gran Theft Auto è destinata a vivere, ci auguriamo, ancora a lungo.
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