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DARK SOULS II

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 13/03/2014

From Software, acquisita da pochi giorni dall’imponente casa editrice Kadokawa Shoten, conquista nuovamente il mercato videoludico con il seguito di uno dei titoli più cattivi della storia del gaming. Le ceneri dell’inferno, formatesi grazie alle imprecazioni dei videogiocatori, hanno dato vita a Dark Souls II e noi temerari lo abbiamo accolto in casa nostra per lunghe e difficili sessioni. Volete saperne di più? Il regno di Drangleic soffre di una maledizione che lo piega alle tenebre; chiunque si trovi a vagare in quelle terre, viene marchiato e lentamente privato della propria umanità fino a diventare un cacciatore di anime. Per spezzare questo anatema è necessario raccogliere le quattro anime degli antichi ed a svolgere questo importante compito ci pensa il guerriero maledetto da noi impersonato. L’alone di mistero che avvolge il background dei luoghi e dei personaggi è ormai un clichè nella narrazione della serie. Ciò non è un male poiché il mondo di Dark Souls II è più vivo che mai e, contrariamente ad altri giochi di ruolo, deve essere il giocatore ad interessarsi ad esso ed a scoprirne tutti i segreti. Gli stessi personaggi che si incontrano lungo il corso dell’avventura non sono sempre disposti a collaborare o a raccontarci la loro storia, alcuni di loro ci ignorano a meno che non soddisfiamo determinati requisiti…che nessuno ci indicherà mai. Ed è per questo che Dark Souls II intriga e fa dannare i giocatori più di ogni altro titolo, proprio per la sua difficoltà, per il semplice fatto che per riuscire in qualcosa o acquisire un’informazione bisogna sperimentare e cavarsela da soli in un mondo veramente, veramente ostile.

Come nei precedenti capitoli della serie, anche in Dark Souls II è possibile avere il pieno controllo del proprio alter-ego, sia per ciò che ne concerne l’aspetto fisico sia per quanto riguarda le sue abilità. È infatti lecito scegliere una delle classi presenti ad inizio gioco ed, secondo i propri gusti, stravolgerla e crearne una ibrida. Quindi non è detto che un guerriero non possa diventare abile nella magia; per fare ciò è necessario assegnare, dopo ogni avanzamento di livello, i punti nelle apposite statistiche! A permettere questo è un npc specifico chiamato “Araldo dello Smeraldo”, il quale consente anche di potenziare le già conosciute Fiaschette Estus. Oltre alle Fiaschette, ricaricabili attraverso l’uso dei falò, vi sono poi le Gemme Curative monouso ma facilmente reperibili dai nemici uccisi. Vi parliamo di questi due oggetti in particolare perchè svolgono un ruolo fondamentale durante i combattimenti: le prime ricaricano quasi immediatamente la vita ma bloccano per qualche secondo i movimenti del personaggio, le altre invece la ripristinano lentamente ma permettono una certa mobilità. Sappiamo tutti che in un gioco come Dark Souls II rimanere fermi durante uno scontro per qualche secondo equivale a morire nel 90% dei casi. Man mano che l’eroe muore perde umanità assumendo le sembianze di uno zombie ed inoltre, di volta in volta, riduce parte della barra della salute. Per far ricomparire la pelle sulle decrepite ossa del maledetto e ripristinargli la salute è quindi opportuno utilizzare delle “Effigi Umane”, anch’esse reperibili dai nemici. Un’altra novità riguarda i viaggi rapidi. Adesso i falò permettono fin dall’inizio di viaggiare da un punto all’altro del mondo di gioco a patto che siano stati sbloccati una volta. Questo sistema, oltre ad accorciare tediose camminate, consente di tornare a quello che possiamo definire il Nexus di Dark Souls II: il villaggio di “Majula”. In tale area, esente da nemici, è possibile parlare con diversi personaggi, potenziarsi attraverso l’Araldo dello Smeraldo oppure acquistare e migliorare armi ed armature dal fabbro. Majula assume quindi il ruolo di punto di partenza, anche se non tutte le strade che da essa si diramano sono accessibili già dalla prima visita. Se siete dei veterani della serie, non avrete alcuna difficoltà nel comprendere le meccaniche del combattimento poiché sono rimaste invariate. Sarete invece contenti di sapere che i comandi sono molto più reattivi e fluidi; inoltre, è stato quasi dimezzato il raggio d’azione del sistema di mira, il che obbliga il giocatore ad avere uno scontro più ravvicinato con gli avversari…e questo ci piace un po’ meno per ovvii motivi. Anche il sistema di respawn dei nemici è stato rivisto. Adesso, se il giocatore ripulisce un’area e successivamente muore e così via per più di dieci volte circa, non troverà più un’anima viva in quello specifico percorso. Tale caratteristica evita il farming estremo di anime presente nei precedenti capitoli e di conseguenza permette di avere un multiplayer con giocatori pressocchè equilibrati nei livelli. In Dark Souls II è concesso invadere ed essere invasi anche dopo aver perso l’umanità e vi sono molte aree di gioco studiate appositamente per il player vs player. È ancora possibile lasciare o leggere le scritte lasciate a terra dai giocatori nell’intento di aiutarci, o ingannarci, su probabili pericoli/tesori/segreti. La modalità cooperativa invece richiede l’umanità dell’eroe e permette ai giocatori di potersi parlare in chat vocale…finalmente!

Il level design che caratterizza Dark Souls II è da apprezzare soprattutto per l’evidente sforzo posto da parte degli sviluppatori nelle sue variegate aree. Castelli, rovine, boschi, sotterranei, cave, etc..il tutto congelato da quell’atmosfera cupa che ha reso famosa la serie. Affascinante e malinconico il villaggio di Majula, esempio lampante delle migliorie apportate da From Software nel sistema di illuminazione delle ambientazioni. Un passo in avanti è stato fatto anche sotto il profilo delle animazioni dei personaggi utilizzando il metodo del motion capture. A non convincere, invece, è la qualità delle texture leggermente sottotono, qualche problema di tearing su Xbox 360° e di framerate su PS3. Inoltre ci è capitato di vedere oggetti sospesi in aria o incastrati nei muri. Il comparto audio lascia molto spazio ai suoni ambientali, ai versi e lamenti dei nemici, allo stridere delle lame. Tuttavia in alcuni scontri è possibile apprezzare tracce vivaci di sottofondo, in grado di renderli più coinvolgenti ed epici. I dialoghi sono il lingua originale con sottotitoli in italiano. Dark Souls II vi prosciugherà senza lasciarvi una via di scampo per molte, moltissime ore. Non lasciatevi ingannare da quello che gli sviluppatori chiamano “accessibilità” perché si, sono state apportate diverse migliorie rispetto al passato, ma questo titolo rimane sempre una vera e propria spina nel fianco per tutti quei giocatori che non hanno pazienza. Abbiamo trovato affascinanti le terre di Drangleic e, senza ombra di dubbio, incredibili i mastodontici boss che le dominano. Consigliamo di provare anche il multiplayer sia in coop che in modalità PvP per testare al meglio il vostro eroe e la vostra abilità con il pad! Dark Souls 2 è una sorta di cubo di rubik scombinato e dato in mano a chi non ne ha mai visto uno prima. Nessuno vi aiuterà nel vostro cammino ma la vostra testa viene comunque catturata dall’ignoto, dalla voglia di scoprire sempre più. Consigliatissimo. Pronti a cacciare anime?

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