Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 21/12/2010
Visceral Games torna a terrorizzarci attraverso le vicende e gli occhi dell’ormai famoso Isaac Clarke. Se siete curiosi di sapere quali sono le novità di Dead Space 2, continuate a leggere! Tre anni dopo le vicende della nave Ishimura, Isaac viene risvegliato a bordo della stazione Sprawl e dichiarato psicologicamente instabile. Come da copione, l’intera struttura è affetta da cadaveri umani mutati, necromorfi, e uno dei pochi sopravvissuti libera l’ingegnere dalla camicia di forza sperando che possa trovare una soluzione all’ondata di terrore che si propaga nello spazio. Isaac dovrà confrontarsi anche con personaggi che non si mostreranno per nulla amichevoli e vincere le allucinazioni dovute alla morte della sua fidanzata Nicole.
Per chi non ne fosse ancora al corrente, Dead Space 2 è un survival-horror in terza persona di “vecchio stampo”. Già, avete letto bene, ci teniamo a precisare che questo titolo, rispetto ad altri dello stesso genere, riuscirà a tenervi con i nervi tesi per tutte le dodici ore della campagna.
La giocabilità è sostanzialmente uguale a quella del primo capitolo, Isaac potrà portare con sè soltanto quattro armi e potrà ricorrere ancora all’uso del corpo a corpo, della stasi per rallentare i nemici e della forza cinetica per scagliarvi addosso qualsiasi oggetto. Queste potenzialità vanno sfruttate a modo, ovvero a seconda del nemico che ci ritroviamo a fronteggiare: i necromorfi non sono tutti uguali, alcuni sono velocissimi, altri colpiscono a distanza, altri ancora si nascondono ed attaccano al momento opportuno e così via. Fatto un “bestiario mentale” dei nemici, diventa facile individuarne i punti deboli ed insistere su questi, grazie anche alla possibilità di poter smembrare i loro arti nel senso letterario del termine! Quindi, tra teste e braccia che si perdono un pò ovunque, sarà necessario proteggere il nostro alterego con delle tute adeguate: sparsi nelle varie location si trovano dei negozi dove poter acquistare l’equipaggiamento ed altre postazioni in grado di modificare le caratteristiche delle armi mediante l’utilizzo di nodi energetici. Il dilaniare i cadaveri alla ricerca di crediti/oggetti e l’esplorazione, seppur questa non eccessiva, diventano un fattore fondamentale se si ha intenzione di non voler procedere l’avventura come “carne da macello”.
Tornando a discutere sulla tuta di Isaac, notiamo che questa lo rende piuttosto lento ma allo stesso tempo è un piccolo gioiello tecnologico in grado di sopperire all’inserimento di un ingombrante HUD ai margini dello schermo: i punti ferita dell’ingegnere vengono indicati proprio sulla tuta la quale gli permetterà di sorpassare aree con gravità zero mediante dei piccoli reattori o di usufruire di una riserva d’aria nel caso questa risulti irrespirabile. L’arsenale di Dead Space 2 comprende armi di pura inventiva ed estremamente letali, si passa dal mitra pesante al lancia mine, dalla pistola ad impulsi allo spara lance e così via: ognuna di queste possiede una modalità di fuoco secondario adatto alle situazioni più disparate, l’unico accorgimento da tenere in considerazione sarà quello di controllare sempre le munizioni a disposizione…la maggior parte delle volte limitate!
Dead Space 2 adesso vanta anche di una modalità multiplayer online che vede fronteggiarsi due squadre, necromorfi e umani. I primi dovranno raggiungere ed attivare gli obiettivi che, con lo scorrere del tempo, vengono visualizzati nella mappa mentre i secondi dovranno impedirglielo. Ogni match è composto da due turni nei quali i giocatori si scambiano di ruolo ed a fine partita l’esperienza guadagnata farà sbloccare nuove tute/armi. A nostro parere, questa modalità lascia un pò il tempo che trova tra lag e situazioni troppo caotiche dove spesso è il team necromorfo ad avere la peggio: sarebbe risultata più avvincente una modalità co-op.
Teatro degli inaspettati sobbalzi sulla poltrona di casa saranno location piuttosto variegate tra loro, inquietanti ed a tratti claustofobiche. Ambientazioni che giocano con l’immaginario del player, trasmettendogli false sicurezze e giochi di luce degni dei più celebri film horror. La telecamera fissa sulle spalle di Isaac ci permette inoltre di ammirare le meraviglie dello spazio, che si estendono egregiamente al di fuori della Sprawl oltre ad una buona modellazione dei personaggi e delle creature che popolano la stazione.
Non da meno il comparto sonoro che, viste le premesse, deve ed è uno dei pilastri fondamentali del gioco. Urla, rumori sinistri, mugolii, l’affanno del protagonista soffocato dalla tuta, tutti questi elementi creano un’atmosfera terrificante che va necessariamente goduta con un impianto surround.
Dead Space 2 è riuscito a strapparci qualche momento di puro panico, trascinandoci in una cittadella spaziale cupa, da soli e con i sensi di colpa per la morte di Nicole. Un titolo che vanta di un’ottima realizzazione e di una buona longevità supportata da più di tre difficoltà di gioco selezionabili e da un multiplayer che, ahimè, poteva essere sfruttato meglio. Tuttavia, il vero cuore del titolo è la sua campagna e le sfide che essa ci propone: mai abbiamo desiderato tanto il pianeta Terra come dopo aver visto quello si aggira intorno a Saturno…
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