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DESTINY

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 19/09/2014


Dopo tanta campagna pubblicitaria, il nuovo titolo “Bungie” è atterrato dall’infinità della galassia sulle nostre console, pronto ad essere esaminato in ogni suo dettaglio. È difficile collocare Destiny in una particolare categoria. Esso infatti racchiude le grandi meccaniche di un MMO mescolandole con quelle del genere FPS e GDR; ciò che viene alla luce è quindi un ibrido che fa molta leva sull’aspetto multiplayer online. La storyline vede il giocatore nei panni di un Guardiano intento a difendere l’ultimo baluardo terrestre dall’Oscurità dello spazio, mediante i poteri mistici conferiti da un planetoide chiamato “il Viaggiatore”. Umani, Exo e Insonni sono le tre razze che è possibile scegliere dopo la breve intro della campagna; a seguire altrettante classi, ognuna con il suo specifico ramo delle abilità e specializzazioni.

In Destiny il passaggio dalla modalità cooperativa a quella competitiva avviene in maniera del tutto fluida. I Guardiani possono difatti consultare una mappa galattica interattiva dove poter scegliere la destinazione in qualsiasi momento; Terra, Luna, Marte e Venere sono i pianeti ospitanti le missioni della campagna ma permettono anche “Pattuglie” ed “Assalti” con relative ricompense in esperienza e reputazione. Il cosiddetto “Crogiolo”, situato sempre nella mappa sopraccitata, ospita le diverse modalità competitive quali deathmatch a squadre, conquista, tutti contro tutti e recupero. Ad inizio articolo si è accennato qualcosa sulle meccaniche di gioco; ebbene vi spieghiamo perché Destiny si avvicina a grandi linee al genere MMO. All’atto pratico il giocatore è costantemente spronato a migliorare il proprio alter ego non solo dal punto di vista delle abilità, guadagnando punti esperienza, ma anche per ciò che concerne il suo equipaggiamento. Sebbene siano numerosi i tipi di armi ed armature presenti all’interno del gioco – suddivisi anche per rarità – altrettanto non si può dire per la varietà di missioni disponibili sui vari pianeti. Nello specifico, spesso ci si ritrova a dover viaggiare dal punto A al punto B, uccidere i mostri minori, viaggiare verso un’ulteriore area ed accoppare il boss con altri sgherri alle calcagna. Quindi, ricapitolando, il tutto si traduce in uno sterminio di orde nemiche senza variazioni alcune, se non per via delle ristrette fasi esplorative al fine di cercare forzieri nascosti/risorse materiali e gli eventi comuni in stile Guild Wars 2. La monotonia dovuta alla ripetitività delle azioni da compiere diviene più marcata nell’end-game, ovvero quando si raggiunge il livello massimo. Ambire all’equip dei propri sogni e riuscirci non è così semplice come si immagina: all’interno della Torre, il quartier generale dei Guardiani, è possibile aderire alla causa di alcune fazioni ed acquistarne l’armamentario soddisfacendo i loro requisiti. Entrare a far parte di una fazione è facile, basta indossare il rispettivo mantello e tutti i punti reputazione acquisiti vanno a riempire le sue casse. A facilitare il tutto anche un sistema di taglie che giornalmente viene aggiornato dal server e che permette di guadagnare punti esperienza, soldi e reputazione completando specifici obiettivi. Non solo, alcuni vendor richiedono anche appositi marchi del Crogiolo o dell’Avanguardia, punti Luce o Strane Monete per accedere a tutta una serie di equip di alto livello. Ogni pezzo di equipaggiamento ha le proprie statistiche di difesa, o di attacco nelle armi, che possono essere ulteriormente migliorate con dei perks unici attivabili spendendo denaro virtuali o risorse materiali. L’IA dei nemici non lascia sbalorditi ma non va neppure sottovalutato: alle volte ci si trova di fronte a delle statue pronte a farsi crivellare, in altre situazioni i nostri avversari si riparano o corrono come kamikaze impazziti contro il giocatore. Ci teniamo a precisare che ogni pianeta ha una propria razza ostile con il suo punto debole, che può essere la testa oppure il ventre…insomma a seconda da chi si ha davanti è necessario utilizzare una tattica sempre diversa. Nella modalità PVP il giocatore porta con sé l’equipaggiamento, l’esperienza e le abilità guadagnate durante l’esplorazione, il tutto leggermente bilanciato per non rendere l’esperienza frustrante. La somiglianza con la serie Halo qui è molto più evidente, le mappe sono di medie dimensioni e l’azione abbastanza frenetica e divertente. A fine match ogni giocatore può vincere, in maniera random, pezzi di equipaggiamento.

Tecnicamente Destiny sfoggia texture di alta qualità ed un ottimo sistema di illuminazione. Anche l’estesa linea d’orizzonte permette di apprezzare le bellezze dei pianeti, ognuno caratterizzato da antiche rovine o palazzi fatiscenti. Spesso ci si ferma appositamente ad osservare tutti i dettagli dell’ambiente circostante ed in alcuni punti la sensazione di trovarsi in un luogo abbandonato dalla civiltà è quasi palpabile. Accattivante il design di armi ed armature ed in generale di tutti i personaggi presenti nel mondo di Destiny, nemici inclusi. Un grande apprezzamento va assolutamente fatto alla colonna sonora: semplicemente epica. È inoltre possibile scegliere dialoghi e sottotitoli in lingua originale o in italiano. In definitiva, Destiny è un titolo ricco di idee anche se non tutte sfruttate al meglio. Il voler vedere evolvere il proprio guardiano sotto ogni punto di vista diventa quasi lo scopo principale del gioco, a prescindere dal numero di ore che bisogna passare a farmare in pvp/pve o dall’aspetto “social/cooperativo”. Nonostante Bungie sia intenta a programmare eventi esclusivi settimanali ingame, la sensazione di ripetere sempre le stesse azioni e di visitare sempre le stesse aree di gioco diventa non poco pesante. L’unico incentivo che sprona il giocatore a completarli è il premio finale. Sarebbe stato più divertente, dal nostro punto di vista, inserire dei puzzle game o degli enigmi all’interno delle missioni per variarle un po’. Chissà, magari Bungie ha in serbo nuovi contenuti nei mesi a venire in grado di dare una scossa a questo problema. Detto questo, va specificato che prima che vi accorgiate di aver farmato come dei gamers koreani passeranno almeno 14 ore circa…e speriamo per voi che abbiate un gruppo di amici con cui condividere le sessioni di gioco, perchè sarebbe un gran peccato altrimenti! Diventare una leggenda in Destiny non è un lavoro per chiunque, voi siete pronti a lottare contro l’Oscurità?

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