Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 08/09/2009
Codemasters torna a farci sognare con la serie inspirata al mondo rallistico nota in tutto il mondo come Colin McRae Dirt. Il secondo episodio, che andiamo ad analizzare, è stato rivisto non solo dal punto di vista grafico ma anche quanto al gameplay che sembra aver subito una svolta interessante. Scopriamo insieme di cosa si tratta. Avviato il gioco e superata la schermata iniziale, la prima cosa che risalta agli occhi è la cura nei dettagli che, seppur si tratta di un gioco di corse, rendono l’esperienza molto più “live”. Il classico menù infatti è stato completamente sostituito da un mini camper dove il giocatore può muoversi all’interno, in prima persona, liberamente. Intuitivo quanto basta per far comprendere come le cartine sul tavolo servono a farci scegliere la nostra prossima direzione mentre i bigliettini sul divano ci svelano i nostri progressi di gioco. Fuori dalla struttura mobile invece possiamo tenere sempre sott’occhio le opzioni di gioco e le nostre vetture. Chi pensa che DiRT 2 rappresenti il classico gioco di Rally non è mai entrato in confidenza con questo mondo. Gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire numerosi eventi per rendere il titolo molto variegato, tra questi: Rally Cross, Rally, Raid, Sopravvivenza, etc..
Un tour mondiale le cui tappe vengono sbloccate man mano che aumenta la nostra esperienza come pilota. All’inizio siamo dei semplici novellini alle prese con le prime curve dei tracciati marocchini, ma con l’accrescere della nostra fama sblocchiamo nuovi eventi ed i piloti più famosi ci adocchiano e ci sfidano premiandoci poi con la loro amicizia. Un sistema di “friendship” utile per quando ci si reca ad eventi di squadra, è lì che scegliamo il nostro compagno di fiducia..pronto a regalarci un’altra vittoria.
I tracciati, dislocati in ogni parte del globo terrestre, possono essere affrontati con diverse tipologie di veicoli: Camion, SUV, classiche del Rally, Buggies. Tutte queste vetture non sono disponibili da subito ma devono essere acquistate man mano che incassiamo i premi in denaro. Possiamo sceglierne le livree e personalizzarne leggermente gli interni con accessori e clacson stravaganti. Prima di ogni gara, invece, possiamo come sempre scegliere il setup da apportare sul nostro mezzo così da renderlo più adeguato alla tipologia di terreno che andiamo ad affrontare.
Il modello di guida di DiRT 2 cerca di soddisfare le esigenze di tutti i tipi di gamers. A seconda del mezzo che stiamo manovrando, ne sentiamo la pesantezza e di conseguenza reagisce in maniera differente su ogni tipologia di terreno. Codemasters non è andata alla ricerca della simulazione, ha optato più su un sistema ibrido che fa riferimento al recente GRID. Lo si capisce anche dall’inserimento della modalità flashback: Il giocatore può, in ogni momento della gara, fermare il tempo ed attuare un rewind in modo da correggere una traiettoria errata od un incidente grave.
Sotto il profilo tecnico e grafico, DiRT 2 si piazza sicuramente ai primi posti nella classifica dei racing games di questo autunno. E’ davvero impossibile non rimanere a bocca spalancata davanti a quello che il motore Neon è in grado di animare. Gli scenari sono davvero unici, quelli Malesiani colpiscono particolarmente, e riempiono perfettamente il campo visivo con colori accesi e giochi di luce al limite del realismo. Anche i danni, che inevitabilmente infliggiamo alla vettura, sono un colpo d’occhio. Assistiamo così ad esplosioni di finestrini, ruote che volano ovunque e pezzi di carrozzeria che si accartocciano fino a staccarsi completamente dal resto del corpo. Le pozze d’acqua, presenti nei tracciati, non sono più delle semplice “macchie” sul terreno. Esse ci rallentano e ci impediscono di vedere oltre il cruscotto se non dopo una rapido colpo di tergicristalli, una feature che non è così marginale ai fini del gameplay: Immaginate di prenderne una in un tracciato notturno…seguita da una curva a gomito, non vi diciamo altro!!!
Il comparto sonoro eccelle in ogni campo, dal sublime sound che fuoriesce dagli scarichi delle vetture alle tracks rock ed elettro presenti nei menù e negli spazi pre gara, nulla è lasciato al caso.
Il multiplayer è stato finalmente spinto oltre rispetto al predecessore, adesso possiamo avere in pista con noi gli altri giocatori. Sportellate e cappottamenti sono soltanto le conseguenze basiche di un comparto online ricco di features. Possiamo battere i tempi dei nostri amici o cimentarci in un tour parallelo a quello della modalità in solo, con tanto di livello a constatare la nostra bravura.
In conclusione, DiRT 2 è un titolo che va “vissuto” tutto in prima persona, osservando i tracciati direttamente dal cockpit per avere quella sensazione di frenesia e ansia da prestazione che spingono sempre verso il traguardo. La carriera fa si che il giocatore possa sempre scegliere paesi ed eventi diversi in modo tale da non rendere l’esperienza di gioco monotona e frustrante, mentre l’IA degli avversari risulta abbastanza bilanciata in tutte le difficoltà. Questa nuovo episodio rappresenta anche un tributo al grandissimo pilota rally Colin McRae, scomparso qualche anno fa durante un incidente in elicottero. Codemasters non smette di omaggiarlo, poiché grazie a lui la serie ha sempre riscosso successo e mai morirà. Noi di Gamershq siamo della stessa filosofia di pensiero. DiRT 2 è un gioco che vi regalerà ore ed ore di divertimento, il tour sta per cominciare…avviate i motori!
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