Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 21/10/2008
C’era una volta…o c’è ancora?!
I ragazzi di Lionhead Studios hanno nuovamente tentato il “colpaccio” con un Fable che a gran voce si è fatto largo tra i migliori titoli di questo inverno. Avranno risposto a tutte le nostre aspettative?
Fable 2, per chi non lo conoscesse, è un gioco di ruolo dalle “tante sfaccettature”.
Cosa vorreste impersonare nel gioco e perché? Un avido assassino o un eroe leggendario? Ogni scelta dipenderà unicamente dal giocatore e lascerà inevitabilmente una traccia nella storia.
Questo titolo, dall’aspetto degno dei migliori libri per bambini, risulta essere ben altro che un semplice racconto. Prendiamo in considerazione il paesaggio in cui plasmeremo il nostro eroe: bizzarri edifici, lande fiorite, boschi fatati…sesso, prostitute, ladri.
Sì, una vera contraddizione rispetto a quello che pensereste di trovare ed è proprio questo che ha reso Fable un titolo così celebre.
Il giocatore può decidere la sorte della gente che gli sta attorno e ciò con qualsiasi mezzo a disposizione, che sia la violenza o un atto di bontà.
Come esprimersi in un mondo vivo?
Il nostro alter-ego parlerà con grandi, anziani e piccini mediante gesti. Per esprimere un consenso, ad esempio, basterà alzare il pollice verso l’alto…per terrorizzare e fare scappare la gente sarà sufficiente urlare come un dannato. Sebbene le relazioni interpersonali possano sembrare buffe, soprattutto con gesti scurrili quali rutti, peti, danza ecc..I nostri interlocutori cambiano opinione su di noi troppo facilmente.
Infatti dopo un litigio basterà fare qualche smorfia per riappacificare gli animi come se nulla fosse accaduto.
Tralasciando questo piccolo neo, il sistema di interazione con i personaggi non giocanti va ben oltre il semplice dialogo. Questione morale o di estetica?
C’è chi preferisce rimanere neutrale e chi ama arricchirsi sulle spalle dei cittadini comprando diversi negozi ed alzando i prezzi a dismisura. Anche questa azione, vantaggiosa per le tasche dell’eroe, avrà una sua risposta uguale e contraria come il crollo dell’economia, l’odio delle persone e delle corna malefiche che spunteranno sulla nostra testa.
L’aspetto fisico è un altro “termometro” buono/cattivo che renderà visibile il nostro progresso nella storia. Agendo in maniera scorretta, la carnagione dell’eroe diventerà sempre più pallida e delle corna da ariete spunteranno pian piano sulla sua fronte. Al contrario invece, agendo sempre dalla parte dei buoni sarà possibile avere persino una scintillante aureola sopra il capo.
Immortalità è la parola chiave di Fable: nei combattimenti non è possibile finire all’altro mondo ma acquisteremo una cicatrice sul corpo in caso di totale diminuzione dei punti ferita. Questa scelta dei programmatori riprende la linea fiabesca in quanto un eroe non sarebbe stato tale se ferito a morte dai nemici.
Proprio per questo è possibile “costruire” un personaggio a nostro piacimento, esperto in armi da mischia, un potente mago o un rapido pistolero. Come in ogni GDR i combattimenti regalano punti esperienza spendibili in una delle seguenti caratteristiche: forza, volontà e abilità. Ognuna di queste voci donerà al protagonista non solo i poteri specifici per la scelta effettuata ma anche un aspetto fisico diverso.
Argomento molto discusso nei mesi prima dell’uscita del gioco è stata l’importanza del cane. Esso fondamentalmente ci segnalerà la presenza di nemici o di forzieri sparsi nella mappa. La sua compagnia, a tratti un po’ ornamentale, a lungo andare attirerà il giocatore che si affezionerà al suo girovagare, abbaiare, correre.
Il comparto tecnico di Fable 2 è piuttosto altanelante. L’atmosfera fiabesca è stata, fortunatamente, resa alla perfezione con una massiccia dose di illuminazione, paesaggi fantastici e colori scintillanti.
Le animazioni eseguibili dal nostro personaggio e soprattutto quelle del cane sono un vero fiore all’occhiello ed in grado di strappare una risata anche ai giocatori più seri.
Non si può dire la stessa cosa per l’intelligenza artificiale dei nemici, che nonostante siano solo di quattro tipi soffrono di una leggera tendenza al suicidio affrontando infatti il giocatore sempre con la stessa tattica..frontale.
Adeguata è invece la colonna sonora, sempre in sintonia con l’ambiente circostante, nella media il doppiaggio in italiano dei dialoghi.
Un punto totalmente a sfavore di Fable 2 è il co-op. Non è ben chiara la motivazione per la quale Lionehead abbia deciso di far partecipare un ospite alla propria partita con un personaggio scelto dal computer invece che con quello della storyline. Una limitazione che va ad aggiungersi a quella di non poter esplorare in solitudine la mappa di un amico ma di rimanere sempre in vista come se si stesse giocando dalla stessa console in split-screen. Inoltre l’implementazione della scia luminosa per raggiungere l’obiettivo in sostituzione di una mappa interattiva rende l’esplorazione molto ardua…soprattutto se è la scia stessa a farci sbagliare strada allungandola di molto.
In conclusione Fable 2 è un titolo alla portata di tutti. I combattimenti, l’interazione sociale ed il mondo vivo più che mai lo rendono piacevole sia dal punto di vista visivo che per quanto riguarda la giocabilità. E’ un titolo unico nel suo genere perché offre potere d’azione a 360° al giocatore, che può sfruttarlo a proprio piacimento. Tra i regali di questo natale 2008 potrebbe essere quello giusto.
Così inizia la storia…
Potrebbero interessarti anche
Per assicurare una ottimale navigazione ed altri servizi offerti, questo sito è predisposto per consentire l'utilizzo di Cookies. Continuando si accettano i Cookies secondo l'informativa consultabile a questo link.