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FABLE III

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 29/10/2010

Peter Molyneux ci riprova, la sua creatività si è consolidata ancora una volta in un nuovo capitolo targato Fable. In questa terza fiaba le decisioni prese nel bene e nel male non graveranno soltanto sul nostro Eroe ma su tutta Albion. Seguite con noi il percorso di un Re! Cinquant’anni dopo gli avvenimenti del secondo capitolo, Albion viene investita dal progresso industriale e da un governo che trascina lo scontento del popolo di città in città. Al trono vi è Logan, fratello del nostro Eroe protagonista, temuto e odiato dai suoi sudditi per la sua politica di odio e sfruttamento delle classi sociali più povere. Il nostro compito sarà quello di ribaltare la tirannia del sovrano, spodestarlo e prendere direttamente le redini del regno di Albion. Non sarà un’impresa facile, poiché essendo noi stessi dei “sangue blu” dovremo conquistare la fiducia delle genti, procurarci validi alleati e prepararci al grande giorno. Il titolo però non ha come ultimo traguardo la conquista del trono, bensì quello di mantenerlo e soddisfare i bisogni della popolazione prestando attenzione a mantenere un regime neutro, che non si limiti a svuotare le casse imperiali né tanto meno lasciar morire le classi meno agiate.
Potremmo definire Fable III come il giusto compromesso tra un rpg, action, adventure, simulazione di vita e gestionale, tutto viene gestito da una struttura leggera e così semplificata da abolire la frustrazione delle sconfitte, degli enigmi irrisolvibili, dei segreti inaccessibili. Non esistono i menù, gli sviluppatori hanno pensato di sostituirli creando due mondi paralleli ben distinti: “la strada per il trono” rappresenta il menù di evoluzione del nostro eroe, con il proseguire degli eventi essa si rivelerà zona dopo zona permettendoci di acquisire nuovi poteri/espressioni tramite i “Sigilli” guadagnati nelle battaglie o come premi per aver portato a termine le quest. Il “Santuario”, invece, è una struttura che racchiude tante funzioni: qui è possibile cambiarsi di costume, equipaggiarci con armi/martelli/fucili/pistole, partecipare ad una sessione co-op online, tenere sott’occhio i nostri trofei/tesori. Sempre in questo luogo, è presente anche un plastico che riproduce il vasto territorio di gioco: interagendo con esso è possibile teletrasportarsi rapidamente in un determinato luogo e/o gestire “dall’alto” le nostre attività commerciali/proprietà in affitto.

La vita di un Eroe non è fatta solo di combattimenti all’ultimo sangue con i pelosissimi balverini: si deve pensare anche al suo futuro ed alla sua famiglia. È bene sapere che una delle più grandi e gradite ambizioni del creatore di Fable è quella di ridurre sensibilmente il muro che separa il videogiocatore dal mondo virtuale con cui sta interagendo, trasformando così alcune situazioni in piccole simulazioni sociali. Come abbiamo spiegato inizialmente, il giocatore ha degli obblighi morali a cui tenere fede, che però non si limitano solo alle scelte “decisive” ma anche al comportamento che teniamo nei confronti della gente che incontriamo per strada. Possiamo quindi minacciare un’intera cittadina o scegliere la ragazza più bella del villaggio, prenderla per mano e portarla in un luogo romantico dove ne chiederemo la mano…con tutto ciò che ne consegue ovviamente! Matrimoni, divorzi, figli, mantenimenti economici di vario genere sono tutte conseguenze che non tardano ad arrivare ed è il giocatore a scegliere se portarle a termine o meno. Se le relazioni sociali non sono il vostro forte, allora è il caso di parlare un pò del combattimento e delle fasi esplorative. Rispetto al secondo capitolo, le aree di gioco sono state discretamente ampliate e riempite di segreti da scoprire. Tra gnomi, chiavi d’argento e forzieri, saremo sempre in compagnia del nostro amato cane che al momento opportuno abbaierà per indicarci un tesoro da disseppellire: se addestrato a dovere, mediante dei libri acquistabili nelle bancarelle, il cane imparerà a trovare tesori più raffinati e ad attaccare e ferire i nemici durante le battaglie. Queste ultime animeranno i vostri tragitti o gli intermezzi delle missioni sparse per Albion, il combat system non brillerà di originalità ma racchiuso in pochi tasti c’è il giusto concentrato di azione. Se premendo un pulsante sfodereremo la spada, pigiarne un altro ci permetterà di sparare con la pistola/fucile mentre col terzo accederemo alle magie: tutto qui, tre pulsanti per tre differenti attacchi a cui è possibile dare la “carica” tenendoli premuti per qualche secondo. Una delle novità del sistema di combattimento è sicuramente la combinazione di due incantesimi; il giocatore può adoperare contemporaneamente con una magia di elemento fuoco ed un’altra che respinge ed atterra i nemici, usare i fulmini ed evocare delle spade che combatteranno al suo fianco e così via, sperimentare diversi attacchi magici congiunti si rivela un’opzione abbastanza efficace durante gli scontri. Qualche riga più su abbiamo citato il lato manageriale, se così possiamo definirlo, di Fable 3: quasi tutte le abitazioni o strutture commerciali quali bar, fabbri, bancarelle, barbieri, sono acquistabili e conseguentemente affittabili/abitabili. Siamo noi a gestire le proprietà da veri e propri imprenditori ed anche in questo caso dovremo fare attenzione alla nostra reputazione perché se aumenteremo all’estremo le tasse dell’affitto, avremo si più guadagni ma la gente per strada si lamenterà e ci fischierà addosso al contrario, se ridurremo i nostri introiti, non rischieremo il linciaggio durante le nostre passeggiate. Esistono numerosi modi per guadagnare monete, uno lo abbiamo appena spiegato, il secondo è attraverso le quest offerte dalla popolazione, ed il terzo riguarda i lavori a cui possiamo prendere parte nelle maggiori città: tramite un minigame dove è richiesta la pressione dei pulsantei nel giusto momento, possiamo spacciarci per fabbro, pasticcere o suonatore di liuto, più saremo bravi e più aumenteranno i guadagni e la difficoltà nell’eseguire il lavoro.
In questo titolo non esiste il concetto “equipaggiamento”, l’Eroe è modificabile nell’aspetto, ma i suoi vestiti non hanno valore di difesa e non danno bonus di alcun genere: quello che effettivamente conta è l’arma che porta con sè, sia essa a lungo/corto raggio, che può essere migliorata attraverso “La Strada per il Trono” o soddisfando alcuni requisiti.
La modalità cooperativa online è stata rivista: questa volta possiamo importare, nel mondo del giocatore ospite, il nostro alter-ego creato nella storia principale insieme al suo amico a quattro zampe, svolgere quest, sposarci ed avere figli online, scambiare oggetti e stringere addirittura accordi finanziari!

L’aspetto grafico di Fable 3 sfoggia adesso texture più curate ed ambienti suggestivi ed incantevoli, lo fa con un pizzico di “dark style”, abbandonando i colori vividi del secondo capitolo e facendo spazio alle tonalità un pò più desaturate . La sensazione di trovarci un mondo fiabesco è tangibile ogni qual volta ci troviamo in un luogo inesplorato, il ciclo giorno/notte in tempo reale incombe sopra le nostre teste celando i nemici assetati di sangue. Rovine, montagne innevate, deserti, boschi non sono le uniche aree a lasciare il giocatore a bocca aperta: ogni città, Bowerstone tra tutte, ha il suo stile di vita caratterizzato dal modo di vestire dei suoi abitanti e dalle sue strutture.
La colonna sonora è come sempre di prim’ordine. Lunghe melodie ci accompagnano durante le fasi esplorative e si animano durante gli scontri. Ottima anche la localizzazione in italiano dei protagonisti e dei personaggi sparsi per tutta Albion: difficilmente sentirete ripetere la stessa frase due volte di seguito!
In conclusione, Fable 3 riesce sicuramente a regalare le giuste ore di intrattenimento davanti allo schermo. La sua semplicità, dovuta all’assenza dei menù e da meccaniche dalla scarsa curva di apprendimento, è controbilanciata da una modesta quantità di contenuti, adatti ad ogni tipo di giocatore. La storyline per quanto a grandi linee possa sembrare scontata, in realtà è resa originale proprio dal percorso che il giocatore deve affrontare e dalle pesanti scelte a cui deve prestare attenzione sin dalle prime battute di gioco. Scelte che gravano pesantemente sulle sorti del regno, scelte che possono cambiare radicalmente l’esperienza di gioco. La bellezza di Albion risiede nei suoi scorci panoramici, nella sua gente, nel suo humor inglese, in generale, nel modo di presentarsi ai nostri occhi da spettatore. Non tutti hanno la stoffa da leader, non tutti sono in grado di risollevare le condizioni degradate di alcune classi sociali, non tutti sono in grado di combattere per il giusto: Fable 3 vi incoronerà e vi darà il potere, saprete sfruttarlo al meglio?

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