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FORZA MOTORSPORT 3

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 22/10/2009

La stagione dei racing games sembra non cessare mai. Ne è una dimostrazione il nuovo Forza Motorsport 3, rilasciato sul mercato da Turn 10. Successore di una serie “invincibile” sulla console di casa Microsoft, sarà in grado di proiettarci in un una vita parallela dominata dalle quattro ruote? Scopriamolo insieme! La frenesia iniziale viene subito spezzata dallo stupore di vedere due cd-rom all’interno della confezione di F.M.3. La spiegazione della loro presenza è abbastanza logica quanto banale: Per poter guidare più di 400 auto e percorrere oltre 100 tracciati occorre installare un po’ di materiale sull’hdd. Completato questo piccolo, e veloce step, con la bocca impastata e pad alla mano ci cimentiamo in un nuovo mondo.
Ci accorgiamo come gli sviluppatori hanno “tagliato” il menù, rendendolo ora più chiaro, pulito, minimal. Il bianco predominante si spezza con i colori della nostra auto parcheggiata a bordo pista. Come in uno slide show ci vengono mostrati tutti i suoi dettagli ed è lì che notiamo, ancor prima di scendere in pista, la strepitosa qualità grafica che ci avrebbe atteso una volta avviato il motore.
Curiosi ci addentriamo nelle ordinatissime opzioni del menù, tutto adesso sembra essere a portata anche dei meno esperti. L’impostazione della difficoltà  ha subito qualche variazione ma è la possibilità, ad esempio, di poter apportare un fast upgrade all’auto a rendere il tutto più facile e veloce. Gli amanti del tuning o dei settaggi in generale avranno, invece, pane per i loro denti esattamente come nel predecessore. Potranno infatti dilettarsi in assetti da gara unici e comprare qualsiasi tipo di elaborazione possibile, estetica e meccanica, rigorosamente di marche realmente esistenti. Fino a qui, abbiamo accennato ben poco di quello che Forza Motorsport 3 è in grado di fornirci. Le novità, quelle vere, prendono parte a cominciare dalle modalità carriera. Possiamo scegliere se prendere parte alla stagione, quindi seguire gli eventi che il gioco ci impone, o gareggiare un evento qualsiasi del calendario, a patto di avere l’auto adatta. Libertà di azione, ecco cosa ci ha spinti ad andare avanti per ore sui tracciati di tutto il mondo. Non siamo costretti a seguire un percorso ben mirato, semplicemente possiamo alternare a piacimento le varie tipologie di gara.

In pista sembra di ascoltare un’altra musica, la nuova visuale posta all’interno del veicolo marca pesantemente la componente simulativa. Imparare a dosare bene l’acceleratore e il freno, sia in entrata che in uscita da una curva, diventa presto una tecnica appagante specialmente con auto difficili da “dominare”. Sportellate e appoggi vari sugli avversari non sono così vantaggiosi come in altri giochi, qui i danni alla nostra auto si pagano e le scorrettezze comportano inevitabilmente l’uscita fuori pista. Nella realtà accadrebbe la stessa identica cosa ma i ragazzi di Turn 10, sempre con la motivazione di rendere il gioco “per tutti”, hanno inserito anche qui il flashback: Sbagliate una curva? Una traiettoria? Niente panico, riavvolgete tutto fino ad un punto di vostro gradimento e via, come se non fosse accaduto nulla! Difficilmente si accorrerà a tale opzione se gli aiuti alla guida sono tutti attivati: controllo della trazione/stabilità, sistema auto frenante, cambio automatico etc..
Ad ogni fine gara riceviamo sia denaro che esperienza, il primo ovviamente ci servirà per acquistare auto ed elaborazioni mentre la seconda ci permetterà di ricevere sconti ed auto nuove di zecca dalle case produttrici. Se pensate che il denaro guadagnato durante la carriera vi avanzerà a tal punto da non sapere come spenderlo…avete capito male.
Detto in modo pratico, il vostro portafoglio virtuale è prettamente legato alla community del gioco stesso. Per capirci meglio, è possibile spendere/guadagnare il denaro in diversi modi: Acquistare/vendere auto all’asta da altri giocatori, acquistare/vendere vinili, design, potenziamenti ed altro attraverso una vetrina virtuale. In forza Motorsport 3 si può diventare dei veri imprenditori o, come noi di GamersHq, degli spendaccioni senza limiti. Realizzare un design per un auto non è da tutti, l’editor presente ingame offre al giocatore tutto quello di cui ha bisogno: solo chi ha pazienza e molta fantasia può realizzare vinili dalla complessità quasi irreale.

Tutt’altro che immaginaria è la resa grafica di questo titolo. Ogni singola auto è stata fedelmente riprodotta sia esteriormente che al suo interno con maliziosa fedeltà. I giochi di luce sulla carrozzeria ed i graffi su questa portano alla luce il grande sforzo reso dagli sviluppatori di rendere F.M.3 una goduria per gli occhi. Come se non bastasse anche i circuiti, inventati o meno, regalano profondità e colori ammalianti. Piccoli o grandi che siano, come Fuji Kaido o Amalfi Circuit, lasciano letteralmente a bocca aperta.
Dalle musiche soft del menù al sound degli scarichi dell’auto c’è un “filo sottile”, è emozionante sentire la nostra auto “cambiare voce” ad ogni upgrade apportatole.
Parlare di longevità in un racing-game non ha molto senso, tutto dipende dall’approccio che ha il gamer nei suoi confronti. Il contenuto è fondamentale affinchè ci trattenga davanti alla console, il multiplayer allora diventa una costante e simbolo di ore ed ore di divertimento. Come nel suo predecessore, è possibile creare una stanza o lasciar fare tutto al matchmaking. Nella prima delle due, le opzioni sembrano essere addirittura raddoppiate, rendendo così i match più o meno competitivi a seconda delle esigenze del party.
E’ difficile non amare Forza Motorsport 3, un “vaso di pandora” celato da un’elegante simulazione. Non neghiamo di esserci buttati in pista a bordo di una Ferrari solo per la voglia di guidare un sogno e di percorrere tracciati così realistici da sembrarci un replay in tempo reale. Questo titolo soddisfa gran parte dei giocatori con i suoi infiniti settaggi, opzioni, editor, vetrine. Esso va oltre quegli unici piccoli difetti, la mancata animazione del cambio della marcia e caricamenti un po’ lunghi, riesce a farsi perdonare su pista perché è da lì che da qualche settimana a questa parte non riusciamo più a tornare indietro.

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