Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 07/11/2008
Gears of War 2, l’ultima fatica di Epic, è finalmente sbarcato nei negozi di tutto il mondo. Cliff Bleszinski, papà del gioco che ha rivoluzionato gli sparatutto in terza persona, ci aveva avvertito: "Bigger, better and more badass”. Scopriamo insieme se Cliff B. è stato di parola!
La storia riprende sei mesi dopo il capitolo precedente: Alcune città, dopo una breve quanto illusoria tregua, iniziarono a sprofondare nel sottosuolo. Infatti il nemico, le locuste, non era stato decimato del tutto come pensavamo bensì si stava riorganizzando per un attacco più cruento.
Jacinto, ultima cittadella rimasta quasi intatta, viene anch’essa assediata dai nemici costringendo la squadra COG Delta ad eliminare il problema alla radice…sottoterra.
Marcus Fenix, protagonista indiscusso della serie, verrà “sotterrato” tramite una capsula-trivella insieme ai suoi compagni. La storyline però svelerà con un susseguirsi di colpi di scena la storia di tutti i componenti della squadra con momenti drammatici ed a tratti toccanti.
Ciò che stupisce sin dalle prime battute di gioco sono indubbiamente le ambientazioni. Nel primo capitolo eravamo ormai abituati ad una sorta di “guida immaginaria” che limitava le fasi esplorative costringendoci ad arrivare subito all’obiettivo. In G.O.W. 2, gli sviluppatori hanno ben pensato di ampliare le mappe dando la opportunità di cercare qualche oggetto o semplicemente variare percorso a nostro piacimento.
I nemici sono una delle novità non solo dal punto di vista scenico ma anche quanto ad intelligenza e punti forza. Proprio così, le locuste sfruttano intelligentemente qualsiasi riparo/struttura pur di vederci strisciare a terra. Mostri che in precedenza vedevamo solo in cut-scene adesso diventano un’amara “routine” da annientare. Il sistema di combattimento è rimasto più o meno invariato a parte qualche mossa speciale corpo a corpo e la possibilità di utilizzare le locuste come scudo. Non a caso, la copertura rimane sempre una delle tattiche migliori, soprattutto quando vi sono dei cecchini appostati in sovrastrutture. La disposizione di vari livelli nelle mappe di gioco consente un approccio diverso alla battaglia. Il gamer pro che predilige il fucile da cecchino può adesso sistemarsi su un ponte/edificio e sparare senza pietà ai nemici sotto di lui. Diverso è il discorso per chi ama gli scontri ravvicinati: il famosissimo lancer, motosega incorporata, e lanciafiamme assicurano una strage coi fiocchi.
Gears of War 2 non è solo uno “spara e nascondi”: Il gameplay offre delle variazioni ben gradite come guidare un carro armato o cavalcare un reaver nemico. Frammenti che ci “distaccano” per qualche sequenza da un gameplay che potrebbe risultare un po’ ripetitivo agli occhi di chi non si è mai “perso” nelle suggestive ambientazioni di gioco.
Mai più appropriata è stata la definizione “spremere al massimo la Xbox 360°”.
Il design delle mappe rasenta la perfezione con strutture architettoniche dettagliate, effetti luce dinamici sia sull’ambiente che sui personaggi. Quasi ogni pilastro/parete può essere frantumata/o lasciando traccia del nostro percorso. E’ impossibile non rimanere affascinati dinnanzi alle caverne ricoperte in parte di acqua, riprodotta in maniera nitida, quasi tangibile…Fermarsi un attimo ad ammirare gli scenari è un passaggio d’obbligo.
Ad alto livello anche la colonna sonora ed effetti convincenti in ogni circostanza. Il doppiaggio in italiano in generale è molto buono anche se non sempre in sincronia con il labiale dei personaggi.
La campagna in singolo regala le sue belle emozioni anche se giocarlo in co-op insieme ad un amico non ha prezzo.
I ragazzi della Epic però hanno voluto ampliare il concetto di cooperazione aggiungendo una nuova modalità online chiamata “Orda”. In questa modalità la comunicazione tra i membri del gruppo è a dir poco fondamentale poiché nemici, a ondate sempre più numerose, cercheranno di sopraffarci in qualsiasi modo e da qualsiasi direzione. Più ondate reprimeremo più i nemici saranno ostili e numerosi.
Il multiplayer tradizionale di Gears of War lo si conosce bene e non può che essere più competitivo che mai. Per questo motivo, oltre ai classici “Deathmatch”, “Zona di guerra”, “Esecuzione” ecc…sono presenti nuove sfide come “Capitolazione, “Compagno”, “Re della collina” e “Annessione”. In “Capitolazione” le due squadre dovranno cercare di sconfiggere un nemico e portarlo, usandolo come scudo umano, nella loro base. In “Compagno” i giocatori vengono suddivisi in cinque squadre da due che dovranno cercare di ottenere il punteggio più alto nei vari match.
“Re della collina”, che prevede la conquista di determinati territori entro un certo limite di tempo, è simile a “Annessione” con l’unica variante dell’abbattimento di un avversario con un colpo a distanza ravvicinata.
Gears of War 2 ci ha dato nuovamente la prova che possono essere sviluppati titoli di grande valore quasi esenti da difetti. Certo, il match-making online un po’ lento ed il quasi impercettibile calo di frame-rate che è possibile cogliere in alcuni caricamenti non può minare un capolavoro di base ben strutturato e fresco in ogni sua feature. Solo la storia, di 15 ore in modalità normale, potrebbe bastare per definirla cinematografica e coinvolgente. Visuali mozzafiato incorniciate da una sete di sangue e di vendetta si spingono fino alle modalità online dove terminano il loro percorso negli scontri player versus player. L’umanità è in serio pericolo, la squadra Delta ora più che mai ha bisogno del vostro aiuto...pronti a difendere i vostri averi?
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