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MAFIA 2

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 27/08/2010

Otto anni fa, molti di noi hanno avuto l’onore di entrare in una “famiglia” di tutto rispetto e rimanerne affascinati. Oggi Mafia 2 sembra riportarci mentalmente indietro nel tempo, e lo fa con stile e con una “veste” del tutto nuova: siete pronti a scoprirne i segreti?! Continuate a leggere! La storyline ci conduce ad Empire Bay, intorno agli anni 40, per seguire le vicende di un italo-americano chiamato Vito Scaletta. Costui, in giovane età, venne imprigionato dopo aver commesso alcuni crimini insieme al suo migliore amico Joe Barbaro: l’unico modo per riscattarsi era quello di combattere a fianco degli Alleati in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Al suo rientro scoprì che durante i suoi lunghi mesi di assenza Joe strinse numerose amicizie tra le famiglie mafiose della città: Vito non esitò ad entrare nel “giro”, motivato anche dalla disastrosa situazione economica che gravava sulle teste della madre e della sorella.
Come potete notare, le fondamenta della trama così come il suo sviluppo ed i suoi protagonisti rientrano nel clichè cui il cinema hollywoodiano ci ha abituati, con intrighi, affari mafiosi, donne, motori, vendetta. Durante le vicende narrative abbiamo modo di osservare la trasformazione di Empire Bay nel corso dei mesi o anni, contraddistinti dai 15 capitoli che compongono la storia principale: passeremo da una città innevata con auto e musiche in pieno stile anni ‘40 fino ad una più moderna del ’60.

Chi ha avuto modo di visionare un filmato di gioco avrà pensato che Mafia 2 si avvicini molto alla serie Gran Theft Auto, possiamo assicurarvi che non è esattamente così: questo titolo, infatti, è strutturato in modo da lasciare spazio al giocatore per girovagare tra le strade della città ma senza uno scopo preciso, poiché non esistono sottomissioni o minigiochi. “Libertà condizionata” dalla trama insomma, dopo aver esplorato l’esplorabile non si ha altra scelta se non quella di recarsi nel punto designato nella mappa per continuare l’attuale capitolo. Se da un lato questo aspetto del gameplay rasserena chi non ama i titoli troppo dispersivi per concentrarsi al meglio sulla storyline, dall’altro rende Empire Bay una “scatola vuota” dove è possibile svagarsi rapinando negozi o verniciando la nostra automobile in una officina...nient'altro!
Gli oltre 30 modelli di auto presenti nel gioco tornano utili per spostarsi da un luogo all’altro durante una missione, sebbene sia spesso facile incappare sotto la severa morsa della legge per eccesso di velocità o per aver urtato qualcuno o qualcosa. Proprio così, le strade della “simil New York” pullulano di poliziotti e non esitano un attimo a multare il caro Vito e nei casi più gravi, come un omicidio, crivellarlo di colpi fino alla morte. Per evitare tali spiacevoli inconvenienti, dato anche il sistema un pò antipatico di checkpoint che ci costringerebbe ad iniziare daccapo la missione, è possibile attivare un limitatore di velocità ed essere così sicuri di non violare in alcun modo la legge. Ogni veicolo ha la sua maneggevolezza/pesantezza di cui dobbiamo tenere conto soprattutto quando ci troviamo a viaggiare su strade innevate o bagnate, mentre per i più temerari è addirittura possibile impostare la guida su “simulazione” e scoprire come gli sviluppatori abbiano dato un grande valore a questo aspetto certamente non secondario del gioco.
Nelle sessioni a piedi Mafia 2 si trasforma in un comune action in terza persona: sistema di copertura ben realizzato e ripristino della salute automatico seguito dal classico offuscamento dello schermo. Non mancano alcune fasi stealth dove accovacciarsi diventa una prerogativa fondamentale per il successo dell’incarico fornitoci dalla “famiglia”, scenografico anche il sistema corpo a corpo che tramite slow-motion ci permette di assestare delle combo devastanti sui nemici. Questi ultimi riescono a darci filo da torcere già a difficoltà normale senza però rendere l’esperienza frustrante: essi si nascondono, corrono sparando e cercano di aggirarci in ogni modo…sparatorie adrenaliniche assicurate!

Se potessimo definire graficamente Empire Bay associandola ad un oggetto, diremmo: bomboniera. La bellezza artistica e la maniacale cura nei dettagli rendono questa città unica nel suo genere, grazie anche alla “vita” che la popola. Passeggiando per le sue strade infatti si ha l’opportunità di vedere come si comportano i cittadini indipendentemente dalle nostre azioni: bevono, leggono il giornale, riparano auto o rimangono seduti all’interno di un cafè e tanto altro. Anche gli interni degli edifici riescono a sbalordire soprattutto per via delle leggi della fisica così autenticamente riprodotte, che ci permettono di distruggere pilastri portanti, vetri, casse, legni sotto i colpi di arma da fuoco. Peccato per l’impossibilità di vedere un ciclo giorno/notte in tempo reale, stessa cosa per le condizioni atmosferiche, drasticamente scandito dal susseguirsi dei capitoli della trama. Unici veri nei, che però non riescono ad intaccare in modo grave la prospettiva globale del gioco, sono la presenza di aliasing e di un lieve tearing.
Anche il comparto audio è di primo ordine, le tre stazioni radio presenti ingame ci assicurano della buona musica che collima perfettamente col contesto storico di Mafia 2. Di ottima qualità anche i rombi delle auto, gli effetti sonori delle collisioni derivanti da queste, degli spari e di quelli ambientali. Anche i dialoghi, alcuni davvero esilaranti, sono ben recitati seppur con un accento siciliano un pò abusato dai media. Unica nota negativa è la sincronia tra il labiale dei personaggi e la voce che di tanto in tanto viene meno.
Mafia 2 ci ha colpiti positivamente e siamo certi di trovarci di fronte ad un possibile candidato al Game of The Year. Il giusto compromesso tra storyline e componente free-roaming regala al giocatore una longevità di circa 15 ore a difficoltà normale. Un lasso di tempo che, a nostro modo di vedere, si sarebbe potuto aumentare senza problemi con l’aggiunta di qualche minigioco o sottomissione. Empire Bay e le sue famiglie sono pronte per un’offerta che difficilmente riuscirete a rifiutare. Baciamo le mani.

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