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MAG

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 26/01/2010

Immaginate 3 fazioni, 12 mappe, 5 modalità di gioco e ben 256 giocatori pronti ad avere la meglio sul campo di battaglia. Zipper Interactive lancia una sfida al genere sparatutto: Le dimensioni contano. Incredibile? Proviamo a farvi ricredere! MAG, rispetto ai titoli regnanti in questo periodo, è interamente dedicato al multiplayer online. Non possiede quindi un background articolato, tutto quello che c’è da sapere viene spiegato al player in un filmato introduttivo prima del menù principale. Come preannunciato ad inizio articolo, vi sono tre fazioni in piena guerra aperta: Gli europei Raven, gli americani Valor e gli asiatici Sver. Le differenze tra queste compagini, oltre alla provenienza geografica, sono ben poche: A variare sono le uniformi indossate e la sola estetica delle armi poiché, in termini di valori caratteristici, quest’ultime sono identiche per ciascuna fazione.

Nonostante le dimensioni del gioco, che inevitabilmente dobbiamo affrontare, le sue meccaniche non sono così uniche come sembra. Il motivo è abbastanza ovvio perché è anche il genere FPS a limitare la creatività degli sviluppatori. Lo sviluppo del nostro soldato infatti, avviene assegnando i punti esperienza in un albero delle abilità: Possiamo specializzarci nel supporto o nel ramo medico e persino unire entrambe le cose a nostro piacimento. La scelta varia a seconda del nostro approccio con il gioco, tutte le classi sono valide poiché non ci troviamo di fronte ad un gioco frenetico della serie Call of Duty…ma rimane pur sempre arcade. La sua inclinazione all’immediatezza più che al realismo non lo rende meno valido dal punto di vista tattico. Tendenzialmente, quando si prende parte alla prima partita, il giocatore si lancia letteralmente nella mischia per cercare di portare più kill, e quindi più esperienza, alla base. In MAG questa strategia non è minimamente contemplata ed a favore di ciò accorrono le diverse modalità di gioco. Per capirci meglio, quando prendiamo parte ad una guerriglia, veniamo inseriti in un plotone con a capo il più alto in grado: E’ proprio quest’ultimo ad impartire localmente gli ordini alla squadra, cosa attaccare e quando. Lanciarsi alla cieca equivale a morte certa mentre ripari, soccorsi ai compagni feriti ed attacco/difesa degli obiettivi sono le regole fondamentali di questo titolo. Lo spirito di gruppo, essere davvero parte integrante di una fazione è il vero scopo e se siete pronti a impegnarvi nel lavoro di squadra allora è il gioco che fa per voi. Tra le modalità vi sono: “Soppressione” e “Sabotaggio”. In queste, due reggimenti da 32 giocatori si contendono due punti strategici dislocati in vari punti della mappa per poi, a seconda se si è difensori o attaccanti, difenderne/conquistarne un terzo. Nella modalità “Acquisizione” il livello di difficoltà inizia a farsi largo a partire proprio dal numero di soldati presenti sul territorio, ben 128 per squadra. Una di queste deve impadronirsi dei veicoli nemici ed indebolirli assaltando alcune strutture che da “attive” possono pregiudicare l’esito della battaglia. Pensare, ad esempio, al solo obiettivo finale in questa modalità non porta alcun vantaggio tattico: Se invece, con l’aiuto dei nostri compagni, abbattiamo un mortaio in modo che il rivale non possa decimarci in un singolo colpo, possiamo allora dedicarci con tutta “tranquillità” al resto. Questo è solo una delle tante strategie che possiamo mettere in pratica all’interno del gioco ed il bello è che ogni partita ne richiede sempre di diverse, in relazione all’offensiva nemica. “Domination” è l’ultima modalità, 30 minuti di puro delirio dove 256 giocatori complessivi cercano di difendere/attaccare numerosi obiettivi contemporaneamente, coordinazione e concentrazione sono fondamentali. Un’altra caratteristica a dir poco peculiare è quella di poter creare un clan direttamente dal menù principale ed organizzarsi in gruppi prima di una missione. Immancabile la sezione “caserma” che permette al giocatore di cambiare aspetto e equipaggiamento del soldato in più slot.

Graficamente MAG non riesce a scalare le vette di altre esclusive PS3. A compromettere questo comparto è indubbiamente il fattore “massivo”: Le mappe risultano con texture piuttosto scarne e con tonalità cromatiche scialbe per un gioco next-gen. Anche la fisica e gli effetti particellari lasciano un po’ a desiderare ma nel complesso alcuni di questi dettagli passano in secondo piano. La colonna sonora è delle più classiche per un fps e non stupiscono per originalità nemmeno gli effetti campionati.
In conclusione, MAG è un titolo a doppia faccia. Se da un lato offre innovazione con scontri epici tra 256 giocatori e mappe enormi, dall’altro c’è la pesantezza di un lato tecnico piuttosto datato e che non spicca di originalità. E’ un titolo che regala ore di divertimento a patto che si è disposti di seguire i compiti di squadra e non si è spinti da raptus solitari. Necessita della giusta ambientazione da parte del giocatore perché il primo approccio può risultare frustrante e disorientante, ma è comunque un gioco valido e "massiccio". Raven, Sver o Valor? Tu da che parte stai?

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