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MARATHON: LA CONTROVERSA SITUAZIONE ARTISTICA

Speciale a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 19/05/2025

Negli ultimi giorni Marathon, il nuovo titolo PvPvE attualmente in sviluppo presso Bungie, è finito al centro di numerose polemiche a causa dell’utilizzo non autorizzato di opere d’arte realizzate da terzi. Non c’è un modo meno diretto per dirlo: purtroppo, non è la prima volta che Bungie si trova coinvolta in situazioni simili.
Ecco alcuni esempi:

Questi incidenti evidenziano, a mio parere, una tendenza preoccupante nell’utilizzo non autorizzato di illustrazioni e concept art di terzi da parte di Bungie. Sebbene l’azienda abbia riconosciuto gli errori e adottato misure correttive in ciascun caso, la frequenza con cui si verificano episodi di questo tipo solleva legittimi interrogativi sulla gestione interna delle risorse artistiche e sulla tutela dei diritti degli artisti indipendenti.
Ed è proprio qui che si inserisce la questione Marathon, di cui vi accennavo all’inizio dell’articolo.
Tutto parte da Fern “4nt1r34l” Hook, l’artista che ha accusato pubblicamente Bungie di aver utilizzato, senza permesso, le sue opere del 2017 all'interno dell'alpha di Marathon. Ha fornito prove fotografiche che mostrano somiglianze tra i suoi design originali e gli asset presenti nel gioco, inclusi elementi grafici distintivi e riferimenti specifici.

“L'alpha di Marathon rilasciata di recente e i suoi ambienti sono pieni di asset presi da poster che ho realizzato nel 2017. Bungie, ovviamente, non è obbligata ad assumermi per realizzare un gioco che attinge in modo massiccio allo stesso linguaggio visivo che ho affinato negli ultimi dieci anni, ma a quanto pare il mio lavoro era abbastanza valido da essere saccheggiato per le idee e spiattellato ovunque nel loro gioco, senza compenso né attribuzione. Non ho né le risorse né le energie da dedicare a un'azione legale, ma ho perso il conto delle volte in cui una grande azienda ha ritenuto più semplice pagare un designer per imitare o rubare il mio lavoro piuttosto che scrivermi una mail. In dieci anni non ho mai avuto un reddito stabile da questo lavoro, e sono stanca di vedere designer di grandi aziende creare moodboard e parassitare i miei progetti mentre io faccio fatica a tirare avanti.”

La risposta di Bungie alle accuse di 4nt1r34l non si è fatta attendere, ma ciò che mi ha sorpreso - e non in senso positivo - è che sia arrivata tramite un account “secondario”, se posso permettermi di dirlo. Volendo aggiungere un pizzico di malizia a questo gesto, direi che la casa di sviluppo ha scelto di non esporsi direttamente con il proprio account ufficiale da milioni di follower, forse nel tentativo di salvare un po’ la faccia. Ha funzionato? Per quanto mi riguarda, decisamente no.

“Abbiamo immediatamente avviato un'indagine in merito a una segnalazione sull’uso non autorizzato di decalcomanie artistiche in Marathon e abbiamo confermato che un ex artista di Bungie le ha incluse in un foglio di texture che è stato poi utilizzato nel gioco. Questo problema era sconosciuto al nostro attuale team artistico e stiamo ancora analizzando come sia potuto sfuggire ai controlli. Prendiamo questioni di questo tipo molto seriamente. Abbiamo contattato “4nt1r34l” per discutere della vicenda e ci impegniamo a fare la cosa giusta nei confronti dell’artista. Come principio aziendale, non utilizziamo il lavoro di artisti senza il loro permesso. Per prevenire problemi simili in futuro, stiamo conducendo una revisione approfondita degli asset presenti nel gioco, in particolare quelli realizzati dall’ex artista di Bungie, e stiamo implementando controlli più rigorosi per documentare correttamente ogni contributo artistico. Apprezziamo la creatività e la dedizione di tutti gli artisti che contribuiscono ai nostri giochi e siamo impegnati a trattarli nel modo giusto. Grazie per averci segnalato questa situazione.”

A questa dichiarazione si aggiunge anche una confessione ufficiale, quindi un riconoscimento del grave errore commesso, da parte dell’art director di Marathon, Joseph Cross, durante una diretta in cui era presente insieme al game director Joe Ziegler.

A questo punto del mio racconto, sebbene ci sia l’evidenza di una colpa e di un uso improprio di materiale artistico altrui, viene spontaneo chiedersi come una bomba di tale portata possa essere esplosa proprio tra le mani del direttore artistico - colui che dovrebbe avere l’ultima parola sul lavoro del suo reparto, che dovrebbe garantire che ogni risorsa utilizzata sia originale, esclusiva e regolarmente commissionata da Bungie, non prelevata da portfolio non retribuiti.
Senza con questo voler minimamente giustificare l’accaduto, ritengo comunque doveroso sottolineare quanto la visione artistica di Joseph Cross sia sorprendentemente vicina a quella di 4nt1r34l. Una somiglianza che si può notare anche sfogliando lo stesso profilo ArtStation del direttore artistico di Marathon, dove alcuni suoi lavori risalenti a oltre undici anni fa mostrano già tratti stilistici affini: 01, 02, 03, 04, 05.
Scrivo queste righe per tutti coloro che hanno già immaginato una massiccia razzia da parte di Bungie ai danni di artisti indipendenti non sotto contratto, perlomeno in riferimento a Marathon: no, a quanto pare l’intenzione di conferire al gioco quel particolare stile visivo c’era fin dall’inizio.
Ciò che davvero mi rammarica di questa vicenda è il coinvolgimento di tutti gli altri membri del team di sviluppo, che si sono ritrovati loro malgrado travolti da un ciclone mediatico enorme, vedendo in parte oscurato (forse anche sminuito) il duro lavoro svolto fino ad ora.
Per quanto riguarda 4nt1r34l, il web ha deciso di mobilitarsi a suo favore, sostenendola economicamente attraverso la sua pagina Ko-fi, come si evince anche da questo suo post:
“Sono completamente sopraffatta dalla reazione a tutto questo - grazie di cuore per il supporto e, in particolare, a chi ha fatto una donazione: è di enorme aiuto.”
Immaginare un futuro roseo per Marathon dopo quanto accaduto è piuttosto complicato: sappiamo bene cosa succede quando il web affonda i denti avvelenati su un gioco o uno studio di sviluppo.
Nei prossimi mesi scopriremo quale impatto avranno avuto le scelte di Bungie non solo sulla direzione artistica del progetto, ma anche sulla sua giocabilità; soprattutto considerando l’arrivo imminente di un extraction shooter PvPvE rivale dal potenziale tutt’altro che trascurabile.

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