Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 14/12/2012
L’ultima fatica dello studio DICE sembra aver stravolto e rivoluzionato il genere platform con un titolo piuttosto originale e di qualità. Scopriamo insieme i segreti di Mirror’s Edge.
Immaginate di essere una giovane atleta senza alcun timore di saltare da un palazzo all’altro mediante la forza delle proprie gambe o rimanere aggrappati su un cornicione di un grattacielo. No, non vi stiamo consigliando di fare una visita al vicino di casa. Ci stiamo riferendo alla protagonista Faith, una Runner assoldata per consegnare messaggi illegali da una parte all’altra della città. Il perché dei sotterfugi è dovuto ad un governo che attua una politica piuttosto repressiva nei confronti delle libertà di ogni singolo cittadino.
Una storyline piuttosto lineare con una lieve parvenza di colpi di scena che non riescono a coinvolgere pienamente il giocatore. Ciò che rende particolare questo titolo è proprio la sua struttura che ruota intorno ad una disciplina frenetica e spettacolare quanto pericolosa: il parkour.
Avviata la campagna veniamo subito messi alla prova con un breve tutorial che ci permette di capire i controlli necessari per saltare da una piattaforma all’altra nei modi più svariat.Ci viene anche mostrato come disarmare i nemici in caso di “contatto diretto”. Tutto ciò avviene in maniera chiara e precisa. Del resto tutto il gioco sembra essere stato creato sotto quest’ottica: il menù, ad esempio, per quanto scarno possa sembrare, permette di disabilitare il mirino e la visuale del Runner, utile per individuare rapidamente gli esatti appigli del nostro percorso.
Per godersi a pieno Mirror’s Edge, purtroppo, bastano solo cinque/sei ore nelle quali il giocatore dovrà cercare un’alternativa quale il multiplayer. Questa componente non è delle classiche ma costringerà il giocatore a completare svariati stage nel più breve tempo possibile così da battere i tempi compiuti dai giocatori di tutto il mondo. Questa modalità può essere considerata a tutti gli effetti come quelle presenti nei giochi di guida, dove bisogna battere l’auto fantasma in un time trial. Una scelta da parte degli sviluppatori un po’ azzardata poiché è tangibile il bisogno di una competizione reale, con giocatori presenti sullo schermo.
Dal punto di vista tecnico e del level design, il titolo riesce a mostrare il meglio. E’ ammirevole il lavoro maniacale svolto dai programmatori di creare una metropoli intensa, moderna e più che mai suggestiva. Gli ambienti interni, così come quelli esterni, colpiscono subito come un “pugno in pieno viso” l’attenzione del gamer per i loro colori vivaci che esaltano quella modernizzazione che proprio la storia vuole mettere in evidenza. Tutto questo viene amplificato dalla visuale in soggettiva che spesso ci obbliga a soffermarci per qualche istante ad osservare uno skyline ben dettagliato e curato nei minimi particolari. La telecamera permette di vivere l’esperienza come se fossimo realmente noi a correre tra i palazzi, muovendosi in completa sintonia con il resto del corpo tanto da farci avvertire, in determinate situazioni, un brivido di vertigine.
Gli effetti sonori sono piuttosto soddisfacenti ed accompagnati da melodie di rara bellezza, come quella presente nel menù principale, e sempre a passo con i ritmi di gioco. Va segnalata la buona localizzazione in italiano con la voce di Faith doppiata dall’attrice Asia Argento.
In conclusione, Mirror’s Edge è un titolo davvero degno di nota adatto però ai casual gamers piuttosto che a coloro che cercano qualcosa di più impegnativo e longevo. Le poche ore che il titolo offre, non riescono a spingere il giocatore a rivederlo se non in un secondo momento e per sfizio. E’ vero però che le sensazioni offerte sono davvero uniche e mai viste in altri giochi dello stesso genere. Il nostro consiglio è di provarlo, ma con la consapevolezza che l’entusiasmo durerà una manciata di giorni. La città ha bisogno di nuovi Runners, sarete all’altezza?
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