Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 02/12/2008
Ubisoft Montreal torna a far parlare di sè con un Prince of Persia di nuova generazione e con una storia completamente distaccata da quella dei precedenti capitoli. Scopriamo insieme cosa ci propone in questa nuova avventura.
La storyline ci mette da subito nei panni di un baldo avventuriero senza nome che, alla ricerca della sua asina carica di oro, viene coinvolto nelle vicende di una giovane fanciulla. Quest'ultima, di nome Elika, in realtà è una principessa di un regno oscurato dalla corruzione di un Dio malvagio liberato dal padre. I due giovani dovranno intraprendere un lungo viaggio per liberare le terre dall'ombra.
Il Dio Ahriman inizialmente era rinchiuso nel Tempio, fulcro dei vasti territori del reame di Elika. Ognuno di questi è diviso per poteri, e ci sarà accessibile solo raccogliendo le sfere luminose disseminate nei livelli. In poche parole il nostro vero compito sarà quello di percorrere i livelli fino al "terreno fertile", combattere il guardiano di turno e lasciare che Elika sprigioni la sua energia magica così da ripristinare la vita in quella determinata zona.
La forte componente platform del titolo spinge il giocatore a compiere acrobazie in strutture andate in rovina a causa del tempo e della corruzione. Correrete lungo le pareti verticali e salterete su pilasti e maniglie con la stessa naturalezza con cui riporrete la spada. Il tutto dovrà però essere eseguito a tempo e con l'esatta pressione dei pulsanti del pad: basterà una minima distrazione per cadere nel vuoto. Nessun timore comunque, quando ci troveremo in estrema difficoltà sara la splendida principessa a salvarci o ad indicarci la giusta strada.
Proprio così, il nostro caro principe è stato reso immortale e la schermata di game over inesistente.
Sebbene le parti esplorative offrono una modesta varietà di ambientazioni ed enigmi più o meno facili, il combattimento con i nemici risulta piuttosto scarno e ripetitivo. E' possibile sfruttare solo tre attacchi con la spada ed uno magico di Elika, nei momenti più vivaci bisognerà premere un pulsante scelto a random dall'IA per contrattaccare o parare i colpi nemici. Proprio quest'ultimi non sembrano offrire al giocatore la giusta sfida, limitandosi ad una trasformazione fisica che inibisce per qualche istante uno dei nostri già limitati attacchi.
Graficamente il design di Prince of Persia lascia a bocca aperta per la notevole fantasia che ha inspirato gli sviluppatori. L'ambiente di gioco è "coperto" da colori pastellosi e così ben dettagliati da deliziarci in visuali fantastiche e completamente animate. Di gran lunga lodevole è il passaggio da corruzione a "vita" mediante i poteri di Erika: il terreno, inizialmente monocromatico e piuttosto tetro, viene gradualmente colorato e riempito di vegetazione. Le melodie di gioco sono abbastanza orecchiabili e buono il doppiaggio in italiano.
In conclusione, Prince of Persia rimane un platform da "gustare" tutto d'un fiato. E' vero che le ambientazioni sono un pò lineari e che i combattimenti non offrono il giusto approccio action ma questo titolo riesce a "stregare" il giocatore. Abbiamo usato la parola "stregare" appositamente poichè ad ogni fine sessione non aspettavamo altro che riprendere il pad in mano per continuare a conoscere e liberare le terre di Elika. L'assenza di imponenti cut-scene lascia al giocatore la scelta di interagire in qualsiasi momento con la nostra compagna d'avventura in modo da scoprirne la personalità, i segreti del regno e dei nemici.
Tecnicamente e artisticamente il titolo offre qualcosa di unico, così come la caratterizzazione dei personaggi e della storia in sè. La luce è nelle vostre mani..siete pronti ad intraprendere un viaggio fantastico?
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