Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 05/03/2009
Quando si pensa alla serie Biohazard, spesso vengono alla mente le serate passate con il pad in mano in una stanza buia ed in attesa di sforacchiare numerosi zombies. Resident Evil 5 che, nonostante il nome, ha alle sue spalle ben altri sette capitoli, riuscirà a farci tornare i groppi alla gola? Analizziamolo insieme!
Protagonista di questo nuovo episodio è l'agente della BSAA Chris Redfield, inviato in Africa per monitorare il territorio a seguito di un misterioso incidente. Al suo arrivo l'organizzazione anti-terrorismo batteriologico manda al suo fianco una partner chiamata Sheva Alomar, indispensabile nel corso dell'avventura. Entrambi gli agenti, posti di fronte ad una verità tutt'altro che "umana" e "confortante", scoprono la presenza di un nuovo agente virale chiamato "Progenitor".
Nel corso della storyline, sono svelati parecchi retroscena riguardanti il background dello stesso protagonista e della Umbrella Corporation. I fans della serie hanno di che sbizzarrirsi con i numerosi archivi sbloccabili durante il corso del gioco e consultabili da un apposito menù.
Le meccaniche sfruttate da Capcom per il controllo del personaggio principale, si rifanno in gran parte al precedente capitolo. Tali controlli però implementano un nuovissimo sistema di copertura e combo realizzabili colpendo i nemici in determinati punti del corpo. A rendere gli scontri più variegati sono i quick time event che prevedono la pressione di un tasto del pad per schivare, nella maggiorparte delle volte, un attacco. L'esplorazione degli ambienti di gioco, seppur molto limitata, consente al giocatore di scavalcare, irrompere dentro baracche, scalare strutture più o meno urbane. A remare contro vi è l'impossibilità di muoversi mentre si sta mirando o con l'inventario aperto, rendendoci quasi sempre vulnerabili a qualsiasi pericolo.
Il sistema di equip è stato completamente rivisto e adattato per la gestione di due personaggi contemporaneamente. Aperto questo menù il gioco non va in pausa, come da tradizione, ed è possibile spostare gli item dalla borsa di Chris a quella di Sheva in semplice e rapide mosse. Ottimo poi, il sistema che permette di inserire una qualsiasi arma o erba curativa in tutti e quattro i tasti direzionali del pad. Sentirsi soli ed abbandonati tra le orde di zombies e creature deformi è un utopia, e grazie alla nostra compagna è meno faticoso proseguire tra i vari capitoli...forse. Già perchè Sheva quando non è controllata da un giocatore reale in modalità co-op alle volte consuma troppe munizioni/erbe curative a casaccio. Fortunatamente nella maggior parte del tempo riesce ad essere utile e comunque, se non si fosse ancora capito, possiamo gestirle l'inventario così da limitarne l'abuso di item.
La struttura degli scenari, come abbiamo detto qualche riga sopra, è piuttosto guidata ed è quindi impossibile perdersi. Bussole a parte, alle volte è impossibile sviare i gruppi di infettati proprio a causa del limitato raggio d'azione che le mappe permettono al giocatore. Questi sacrifici vengono poi ricompensati a fine livello, ovvero quando è possibile acquistare nuovi equipaggiamenti con le monete lasciate cadere dai nemici o ricavate dalla vendita di gioielli preziosi. Sopravvivere con le giuste armi è determinante. RE5 detiene un discreto numero di armi acquistabili/sbloccabili e customizzabili a nostro piacimento: Potenza, penetrazione, tempo di ricarica ecc..
L'IA dei nemici è nella norma, essi provano a scansare i nostri colpi, saltano da una parte all'altra della mappa per raggiungerci e ci accerchiano per metterci in difficoltà. Da sottolineare la presenza di numerosi mini-boss, ognuno con un suo punto debole e piuttosto ardui da abbattere.
Ad aumentare la longevità delle dodici ore di campagna in sigle mode c'è la possibilità di rigiocarla in co-op con un giocatore reale, sia tramite rete che in locale. Un'esperienza che viene quindi amplificata con tattiche dettate dal momento con un mix di proiettili e combo corpo a corpo. Altri extra sbloccabili contribuiscono al numero di ore di gioco tra cui la modalità mercenario, collezionare le action figures dei personaggi di gioco, costumi alternativi ecc..
Dal punto di vista grafico, Resident Evil 5 eccelle in ogni singolo dettaglio. Gli stessi protagonisti sono stati realizzati e modellati in maniera maniacale così come gli scenari in cui si muovono. Stesso elogio va alle animazioni, siano quelle dell'estrazione di un arma dal fodero o quelle dei capelli mossi dal vento. Ottima anche la sincronizzazione del labiale con il parlato e le espressioni facciali di ogni personaggio.
Nella norma le campionature ambientali e dell'arsenale da combattimento,mentre la colonna sonora tende a sottolineare maggiormente le fasi critiche dell'avventura.
Resident Evil 5 è un must-buy per tutti gli appassionati della serie ed un'ottima alternativa per i restanti. Se siete alla ricerca di massicce dosi di adrenalina, spavento, o tensione generale, allora molto probabilmente questo titolo vi lascerà con un pò di amaro in bocca. Inoltre, l'evoluzione della serie lo ha portato a divenire più un action che un survival-horror, spogliandolo dei suoi complessi enigmi e dei colpi di scena tutt'altro che scontati. Tuttavia, la nuova veste grafica, il co-op, le armi modificabili ed il resto lo rendono un titolo da non sottovalutare, specie se giocato a livello Veterano. Sarà un piacere, per i fans di RE, svelare tutti gli altarini che nei precedenti capitoli si ingarbugliano in una grande e complessa matassa. Non potrai dimenticare la paura.
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