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SAINTS ROW 2

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 20/10/2008

Free-roaming spassionato è quello che ci offre ancora una volta Volition. Saint Row 2 esce a distanza di due anni dal primo capitolo, confrontandosi con il potente GTA. Si tratta di una sfida ben bilanciata? Scopriamolo insieme!
Dopo la violenta esplosione avvenuta nella cittadina di Stilwater, ci ritroviamo all'interno del suo unico penitenziario..precisamente su di una branda dell'infermeria. Accanto a noi un "fratello" ci spiega come sia cambiata un pò la situazione in città e ci lascia intuire che nuove bande criminali sono in possesso dei vari quartieri. Tocca a noi quindi riaggruppare i Saints e riconquistare la città. Una storyline che non si discosta molto dalla precedente anche se cambiano alcuni personaggi e le bande rivali: Sons of Samedi, Brotherhood e Ronin.
Una delle features principali di questo titolo sembra proprio essere la personalizzazione. Questa, che sia del personaggio, dell'auto/moto, della gang e persino delle case acquisite, viene portata al massimo livello rendendo l'esperienza ludica più simile possibile ai nostri gusti.

Come nel primo capitolo, per affrontare le missioni bisogna raggiungere un determinato livello di rispetto che può essere acquisito in una vasta gamma di modi. E' necessario soffermarsi un attimo sul come Saint Row provochi quasi costantemente, seppur indirettamente, la serie GTA. La caratterizzazione dei protagonisti stessi, le loro battute e soprattutto le missioni secondarie come quelle che ci portano a guidare l'ambulanza, fare il tassista o il poliziotto fanno notare al player come Volition ha appositamente sfruttato alcuni spunti della famosa serie Rockstar per portarli all'esagerazione.
La natura free-roam del titolo permette al giocatore di iniziare una missione con tutta la calma dovuta, magari dopo un "fightclub" o "un demolition derby", perchè no anche una "frode assicurativa". Insomma il titolo può essere paragonato ad una grande scatola piena di spassosi passatempi da sfruttare a proprio piacimento, senza perdere di vista la trama principale.
I luoghi da visitare nella nuova Stillwater sono parecchi: Negozi di tatuaggi, di vestiti, concessionari e persino le roccaforti nemiche, sedi di attività illecite mascherate da regolari pub, casinò, night club e così via. Non meno importante la possibilità di pilotare un aereo, che sia un jet da guerra con tanto di mitragliatrice  funzionante. Da questi è possibile lanciarsi, raggiunta una certa quota, ed aprire il paracadute non prima di aver eseguito qualche evoluzione in aria...Vi suona familiare? Forse ad alcuni no, perchè troppo giovani... E allora cosa ne pensate di giocare ad una modalità "sopravvivenza" armati di fucile contro orde di zombi? Adesso a cosa state pensando? Vi sembra un caso?
In un qualsiasi momento della partita è possibile invitare un'amico in co-op o unirsi alla sua. Questa modalità, che rende questo bizarro titolo ancor più divertente, è resa benissimo e vi è la possibilità di trasferirvi il proprio personaggio, vestiti e automobili. Giocare il co-op e magari completare tutte le "mansioni" insieme risulta però molto più appagante della modalità online vera e propria, priva di spessore.

Il comparto tecinico di S.R. 2 non è sicuramente all'altezza dei titoli più illustri del settore: Effetti come pop-up e bad clipping del personaggio rendono talvolta l'esperienza di gioco un pò frustrante specie quando il tutto è accompagnato da un calo di framerate. Sviste che non impediscono comunque di divertirsi ma che potevano essere benissimo risolte dagli sviluppatori. Un punto a favore vanno alle magnifche esplosioni e alla colonna sonora che vanta brani dai 70's ad oggi. Buoni anche gli effetti sonori in generale, soprattutto quelli delle armi ed un pò meno quelle delle automobili.
In conclusione Saint Row 2 è un titolo da tenere ben stretto, soprattutto per chi ama stare in compagnia durante le sessioni di gioco. La personalizzazione del personaggio e dell'ambiente in generale è a livelli  maniacali e mai è stato così divertente prendere in ostaggio un passante per poi scaraventarlo giù da un ponte. Tecnicamente parlando può presentare qualche difetto ma le risate sono assicurate: non è un titolo impegnativo e non vuole esserlo. Ancora indecisi?

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