Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 18/11/2011
I ragazzi di Volition non demordono. L’irriverenza e l’eccesso, che da sempre distinguono la serie Saints Row da altri titoli dello stesso genere, quest’anno sembrano aver raggiunto l’apice con l’ultimo arrivato: The Third. I Saints, ormai nota gang della caotica cittadina Steelport, cercano di espandere i loro poteri non solo sulle strade ma anche a livello commerciale con linea di abbigliamento, bevande energetiche e quant’altro i mass media possano supportare. Il leader di questi, Jhonny Gat, per finanziare il tutto decide, però, di compiere una rapina nel posto sbagliato….ovvero nella sede di una delle gang rivali: i temuti Syndacate.
Tra dialoghi esilaranti, pallottole ed azioni degne del film Mission Impossible, il colpo non va come previsto ed il boss dei nemici, un certo Philippe Lauren, chiede ai Saints di cedergli una grossa fetta del loro potere acquisito in cambio di una pace prolungata. È ovvio pensare che il compito del giocatore è quello di rendere vana la proposta fatta dal belga ed allentare permanentemente la morsa dei Syndacate sui quartieri di Steelport, così come quella delle altre bande minori presenti.
Saints Row: The Third può essere considerato come un Grand Theft Auto spinto al massimo dell’esagerazione che mescola free-roaming urbano ad azione in terza persona, con un pizzico di GDR. Sì, avete capito benissimo.
La storyline, infatti, non è altro che un contorno alle decine di attività che il gioco propone, ed è grazie all’acquisizione dei punti rispetto e denaro che il giocatore può salire di livello e sbloccare interessanti abilità. Tra queste la possibilità di farsi consegnare “a domicilio” un veicolo, chiamare rinforzi, annullare l’effetto della polizia, la resistenza alle armi da fuoco, etc.. Per attivare il tutto è necessario accedere al praticissimo cellulare che permette di attivare un comodo GPS, controllare i capitali guadagnati, ascoltare musica, accettare missioni della storyline e secondarie, come rubare una determinata auto o assassinare determinati NPC.
Come abbiamo accennato prima, conquistare Steelport è la principale prerogativa del gioco; per farlo è necessario intervenire direttamente sui piccoli gruppi stanziati nei quartieri, acquistare i negozi/edifici presenti oppure prendere parte alle attività sparse un pò ovunque. Qui si scopre con sorpresa che, bonariamente, non c’è limite alla follia degli sviluppatori: è possibile accompagnare uno spacciatore dai suoi clienti, scortare una tigre in auto, devastare la città con carri armati/elicotteri militari o partecipare ad una particolarissima arena “del prof. Genki” in pieno stile televisivo giapponese, dove il giocatore cerca di sopravvivere a trappole ed a nemici armati fino ai denti.
Detenendo lo scettro dei Saints, non possiamo girare per strada con un pessimo look; ecco perché chirurghi estetici e negozi di vestiti offrono una vasta scelta di personalizzazione per tutti i gusti e generi…spesso discutibili! Questo sistema di personalizzazione è stato esteso anche alle devastanti armi trasportabili, potenziabili tramite denaro guadagnato, ed a tutti i veicoli presenti nel titolo.
A far aumentare le nostre megalomani manie di protagonismo è la modalità cooperativa online, nella quale possiamo invitare un amico ad affrontare la scalata al potere, e possiamo assicurarvi che tra prese da wrestling, corse in auto/moto, streaptease osceni ed inseguimenti con la polizia/gang rivali il divertimento è assicurato.
Desta qualche perplessità il livello grafico, che non sembra apportare alcun miglioramento rispetto al secondo capitolo se non per un contrasto, più intenso, nei colori. Da criticare anche la scelta stilistica delle architetture di Steelport, che non regalano nulla di nuovo né offrono paesaggi da ammirare con soddisfazione. Passino pure i modelli dei pg, simili a delle caricature, e di alcuni veicoli che sembrano mescolare parti di auto realmente esistenti.
Le tracce presenti ingame spaziano vari generi, dall’heavy metal al pop, dall’rnb alla disco...È praticamente impossibile non trovare la propria stazione radio favorita. I dialoghi, sottotitolati in italiano, sono credibili ed immancabilmente scurrili, ricchi di doppi sensi, eccessivi. Ci piacciono!
Saints Row: The Third è tutto quello che avreste voluto vedere in altri generi free-roaming, fps ed action. Unisce il tutto con un humor sfrenato e quindi portando all’esasperazione anche gli episodi più banali. Offre un discreto numero di contenuti, a beneficio della longevità, ed una modalità coop online da provare assolutamente. Ci dispiace soltanto per la grafica, che se riuscirete a prendere sottogamba, vi assicurerà comunque un gameplay appagante ed adatto ad ogni tipo di gamer. Afferra l’arma e scendi in strada con i tuoi fratelli!
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