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THE ELDERS SCROLLS: SKYRIM

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 31/12/2012

A cinque anni dalle vicende di Temriel, Bethesda rilancia il quinto capitolo della saga The Elders Scrolls catapultandoci nelle terre di Skyrim. In un periodo dell’anno dove i titoli in uscita fanno a spallate, riuscirà questo a scalare le vette delle classifiche mondiali? Per scoprirlo, non vi resta che continuare a leggere! La trama ha luogo nelle terre a nord di Temriel 200 anni dopo il capitolo Oblivion, lì a Skrym, dove è stato appena assassinato il Re. In attesa di incoronarne uno nuovo, questa regione lotta a denti stretti contro l’impero mentre noi ci ritroviamo al patibolo insieme ad altri prigionieri accusati di essere gli autori dell’assassinio. Tutto sembra volgere al peggio fino a quando, ad un passo dal vedere la nostra testa rotolare, un drago irrompe nella scena seminando il panico. E’ proprio da quel momento che inizia a delinearsi il compito del nostro eroe, l’unico a capire la lingua di quelle creature che sembravano essersi estinte centinaia di anni prima; saranno gli eventi a svelarci il perché del loro ritorno e per quale motivo siamo gli unici ad averne una specie di collegamento, tanto da essere chiamati dalla gente “Sangue di Drago”.
Come ogni GDR che si rispetti, un valido sistema di creazione del personaggio ci prepara al mondo di Skyrm facendoci scegliere prima di ogni cosa la razza con cui iniziare il viaggio. Tra questi vi sono i Nordici, Bretoni, Imperiali, Elfi dei boschi ed oscuri, Orchi, i felini  Kajit ed i rettiloidi Argoniani. Oltre che per l’aspetto, personalizzabile, questi si differenziano per via delle caratteristiche basilari ma la vera novità è che, a dispetto di altri titoli dello stesso genere, è impossibile scegliere una classe iniziale. Il perché è dovuto al fatto che sono, nel vero senso della parola, le nostre azioni a plasmare il personaggio e le sue professioni. Immaginate una serie di abilità al cui all’interno se ne possono sbloccare/livellare ulteriori: per aumentare, ad esempio, l’abilità “Scassinare” basta fare pratica con i grimaldelli sui lucchetti dei bauli mentre per rendere le armature o le armi più efficaci è sufficiente equipaggiarle ed utilizzarle sempre e così via… Come dicevamo, ogni ramo ha poi delle sotto-abilità in grado di specializzare maggiormente il personaggio: un borseggiatore, superato tot livello nella rispettiva abilità, può sbarazzarsi della vittima inserendo nel suo inventario un veleno…senza essere scoperto!

A tutto questo si aggiunge il classico level up con tanto di assegnazione dei punti in Magika, Salute e Vigore: la prima aumenta i punti magia ed il numero di incantesimi utilizzabili, la seconda incrementa il numero dei punti ferita, la terza accresce gli sforzi che possiamo compiere prima di stancarci ed il massimo peso trasportabile.
Le novità non finiscono comunque qui, adesso si ha anche la possibilità di impugnare doppie armi, spada e pugnale, magia e spada, spada e scudo e così via..inoltre tramite un utilissimo sistema di shortcuts richiamabile dai tasti direzionali del pad è possibile equipaggiarsi velocemente con le armi preferite. Il crafting è un altro componente essenziale di questo fantastico titolo: cucinare, preparare pozioni, forgiare armi ed incantarle si rivelano azioni pressocchè d’obbligo durante il nostro soggiorno nei vasti territori del nord.
L’esplorazione gioca un ruolo principale in Skyrim, ogni città, ogni villaggio ha il suo modo di vivere, la sua concezione del mondo esterno e soprattutto una propria economia. Sono innumerevoli gli item/armi/armature che possiamo raccogliere lungo il cammino, rivendibili ad ogni npc mercante a patto che abbia le finanze con cui poterci ripagare. Come se non bastasse, il giocatore può joinare indistintamente ed anche contemporaneamente più gilde presenti ingame, da quella dei guerrieri a quella dei maghi, da quella dei ladri a quella degli assassini: ognuna di queste propone numerose quest ricompensate da item speciali e, immancabilmente, da esperienza aggiuntiva per i tipi di azione che compieremo.
A stupire di più è la grandezza dell’area di gioco: non vi neghiamo che passeranno diverse ore prima che iniziate la prima quest della storia principale. La maggior parte del tempo la si passa ad esplorare boschi, villaggi, montagne e spiagge, ognuna con la sua flora e soprattutto caratterizzata da mostri ben specifici. Non a caso, durante le lunghe passeggiate ci si può imbattere in un drago: la loro apparizione non è scriptata e pertanto incombono proprio nei momenti meno opportuni, che siate in un villaggio o in una pianura è indifferente. Gli stessi dungeon nella loro struttura, nascondono insidie di ogni genere, non solo per quanto riguarda i nemici al loro interno, ma anche per le trappole che si attivano inaspettatamente sotto i piedi dell' eroe.

Il ciclo giorno/notte, così come gli effetti meteo random, regaleranno sicuramente momenti memorabili e scorci fantastici ai vagabondi di Skyrim. Gli npc, soprattutto, hanno un ruolo principale ai fini dell’immersione nell’esperienza di gioco dato che ognuno vive indisturbata la propria quotidianità: pensate un attimo ad un lungo ed estenuante viaggio a piedi, scorgete in lontananza una taverna e decidete di entrarvi per accomodarvi davanti ad un falò e chiedendo ad un bardo di cantare per voi una storia d’altri tempi e, perché no, magari assoldare un mercenario affinchè vi protegga fino alla morte e trasporti per voi il peso eccessivo degli oggetti racimolati. Questa è Skyrim, piena di vita e di dialoghi, tanti dialoghi localizzati e sottotitolati in italiano senza pecca alcuna. Impensabile sarebbe stata una colonna sonora di basso pregio, questo titolo vanta di musiche in piena armonia con i contesti in cui si trova il giocatore, quel tanto che basta da fondersi con gli effetti sonori della natura in un mix rilassante.
In conclusione, Skyrim è riuscito a lasciare un nuovo segno nel mondo degli RPG. Lo ha fatto con la prepotenza di chi se lo può permettere, di chi è in grado di regalare una longevità infinita e contenuti in quantità. Siamo rimasti un po’ delusi per la questione dei “mercenari”, che fortunatamente aiutano in battaglia ma sono estremamente lenti nel seguirci durante le fasi esplorative. Inizialmente il gioco era afflitto da un problema grafico per chi lo installava su HDD, ora risolto con una patch che…ha rivelato, o causato, altri bug di vario tipo. Sviste che, a dire di Bethesda, verranno corrette con priorità ad inizio dell’anno nuovo. Noi di Gamershq siamo rimasti affascinati da questo titolo che tutt’ora permane all’interno della nostra console e ci distoglie dalla vita sociale! Indubbiamente un ottimo candidato al Game of the Year 2011, siete pronti alla rinascita dell’epic fantasy?

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