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UFC 2010

Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 25/05/2010

I ragazzi di Yuke’s Osaka ci riprovano, UFC 2009 aveva riscosso un modesto successo e questo li ha spinti a migliorare il prodotto nell’edizione 2010. Non iniziate a sudare, continuate a leggere! Per chi non ha avuto il piacere di scoprire precedentemente questo titolo, si tratta di un picchiaduro che fonde simulazione sportiva con la disciplina delle Arti Marziali Miste. Il risultato è un titolo che mostra il lato vero e “crudo” di quello che accade realmente sul ring ottagonale, mostrato negli eventi televisivi. Le innovazioni introdotte dalla sussidiaria orientale di THQ sono parecchie, individuabili già all’avvio della modalità carriera. Seguiremo i passi di un lottatore, che creeremo, dalla sua nascita professionale fino alla difesa dei titoli guadagnati. La personalizzazione è quindi d’obbligo in UFC 2010, dalla selezione del peso/altezza alla scelta dei capelli, dal nome/cognome alla provenienza, dai tatuaggi agli stili di lotta. Tra questi ultimi potremo scegliere: Jiu Jitsu, Kickboxing, Muay Thai, Capoeira, Pro Wrestling ed altri ancora ma non finisce qui. E’ infatti possibile creare uno stile del tutto personalizzato grazie ai Training Camps, palestre che mettono a disposizione del lottatore una lista di mosse da imparare definitivamente. Quindi, per ricapitolare le idee, un lottatore di Muay Thai ad esempio può migliorarsi nella sua disciplina base ed allo stesso tempo imparare nuove prese di Jiu Jitsu. E’ possibile combinare ed apprendere una valanga di movenze da altrettanti numerosi Training Camps, ma allenarsi richiede tempo ed i lottatori professionisti devono gestirlo nel miglior modo possibile.

L’aspetto “manageriale” di questo titolo, se ci lasciate passare il termine, verte proprio sul tempo che passeremo in palestra ad allenarci a sviluppare le caratteristiche del lottatore. Queste si dividono in “stats”, ovvero forza/velocità/salute ed in abilità tecniche: potenza dei calci/pugni in piedi, difesa/attacco nelle submission/clintch etc… Tutti questi valori possono aumentare e/o diminuire a seconda del tipo di allenamento a sua volta legato all’affaticamento ed alla motivazione del nostro sportivo. Più si è affaticati e demotivati meno punti riusciamo a guadagnare dallo sparring e di conseguenza dovremo ripetere il tutto con mente e corpo più riposati. Nel menù della carriera è sempre presente e ben visibile il calendario, importantissimo per sapere quando si disputeranno gli incontri che programmiamo e regolarci con la preparazione settimanale. Del tutto nuova è l’integrazione dell’allenamento focalizzato: è possibile scegliere in cosa allenarci e se, ad esempio, siamo poco abili nelle transition al tappeto possiamo cercare di migliorare in quello specifico ambito. Inoltre, per i più pigri, si può automatizzare il tutto così da farci assegnare automaticamente dal gioco i punti da distribuire.
A coinvolgere maggiormente noi giocatori in questa simulazione è la “vita da star” che si forma man mano che scaliamo le classifiche dell’UFC. Si può finire immortalati sulla copertina di una rivista sportiva, i giornalisti vorranno riprenderci durante gli allenamenti o ci verranno chiesti dei commenti subito dopo un incontro..il tutto per la fama/popolarità. Proprio la notorietà ci metterà in bella mostra agli sponsor che vorranno il loro logo sul nostro equipaggiamento e ci regaleranno nuove attrezzature sportive con le quali aumentare le nostre statistiche. Tutto ruota attorno al nostro stile, alla nostra personalità ed alla voglia di conquistare almeno un titolo…ma come si comporta il gioco una volta saliti sul ring?
Anche qui i miglioramenti sono più che evidenti, migliorata la risposta nei comandi soprattutto nelle transition e nelle submissions. Un punto di merito va anche all’aggiunta delle schivate, un po’ scomode da effettuare, ed alla possibilità di sfruttare la gabbia a nostro favore.
Oltre alla carriera è possibile cimentarsi nella modalità “esibizione” contro il cpu o un altro giocatore reale, ricreando incontri storici. Immancabile la modalità online con tanto di creazione del proprio training camp per aiutare i novizi ad aumentare ed imparare nuove strategie di lotta con l’aiuto di players da tutto il mondo. Non ancora  integrata la modalità campionato che speriamo porti un’ulteriore ventata di freschezza e competizione.

Dal punto di vista grafico, UFC 2010 non si discosta molto dalla precedente versione. Tuttavia, la realizzazione tecnica delle animazioni sul ring, davvero tante, risulta credibile grazie anche alle texture che ricoprono i lottatori sudati e l’ambiente circostante all’ottagono. Teniamo a ricordare che i colpi andati a segno sul volto dell’avversario causano, in tempo reale, ferite aperte e lividi. La sfida diventa ancora più realistica disattivando tutti gli HUD, lasciando spazio all’interpretazione del giocatore su quando è giunto il momento di sfinire completamente l’avversario o mettersi in difesa per riprendersi dall’asfissia. Lo stordimento, una delle possibili cause che può e manda al tappeto gli atleti, è rappresentato dall’immediato cambio cromatico dei colori sullo schermo e dall’offuscamento del suono, grandioso.
Il sonoro è perennemente accompagnato da musiche hard rock, dai commenti di Bruce Buffer durante gli incontri e dalle campionature ufficiali delle voci dei veri atleti UFC.
I ragazzi di Yuke’s osaka si sono distinti ancora una volta ed hanno ampliato di gran lunga la longevità di un titolo complesso e sofisticato. E’ vero che alcune sessioni di sparring risultano un po’ ripetitive, ma vale davvero la pena spendere del tempo ad allenarsi faticosamente: vedere un lottatore crescere, nel vero senso della parola, e raggiungere le vette dei campioni dopo tanta fatica. Difficoltà di gioco ben bilanciate ed alla portata di tutti, tonnellate di mosse ed animazioni, sponsor, fama, titoli e tanto, tanto sudore e sangue. Vogliamo anche puntualizzare e rendere nota la "campagna contro l'usato" intrapresa da THQ: la modalità multiplayer è riscattabile, una volta soltanto, attraverso un codice posto all'interno della confezione di gioco.  So, you wanna be a fighter? This is how.

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