Recensione a cura di Claudio 'Dogghy' Favorito il 05/06/2014
Watch Dogs fa parte di quei pochi titoli appena usciti in commercio che ha avuto l’arduo compito di aprire le porte alla nuova generazione videoludica. Presentato all’Expo del 2012 ha fatto parlare di sè senza sosta e persino adesso, dopo aver venduto al lancio ben 4 milioni di copie in tutto il mondo. È quindi lo stesso gioco che ci ha fatto cadere la mascella durante la sua prima apparizione sugli schermi? Ve lo diciamo qui di seguito. La vita a Chicago è controllata da una fitta rete informatica chiamata ctOS. Tale sistema controlla qualsiasi dispositivo tecnologico presente sul territorio: smartphone, automobili, telecamere, semafori, computers. Aiden Pearce è un hacker professionista in grado di violare i conti bancari degli ignari cittadini di Chicago; il suo ultimo colpo però non va a buon fine: un secondo individuo riesce ad intrufolarsi nel sistema e comunica tutti i suoi dati ad un terzo uomo. Quest’ultimo, nel tentativo di spaventare Aiden, ne uccide la nipote scatenando la sua vendetta personale. Watch Dogs è un titolo a giocabilità aperta, per intenderci, sulla stessa linea di Grand Theft Auto. Il giocatore può infatti scorazzare liberamente per le strade di Chicago e dedicarsi a molte attività secondarie, spostandosi tra di esse tramite automobili e motociclette. Nel dettaglio, Aiden ha il potere di condizionare qualsiasi elemento informatico presente nel gioco attraverso il suo smartphone: può infatti estrapolare i dati personali di tutti, ma proprio tutti, i cittadini e violare i loro conti bancari per trarne guadagno. Non solo, sempre attraverso questo dispositivo può facilmente interagire con i semafori e creare incidenti come diversivo negli inseguimenti in auto, collegarsi alle telecamere di sicurezza e da queste sbloccare terminali di vario genere. Il fattore hacking è quindi il pilastro principale del gameplay di Watch Dogs, usato per distrarre il nemico, trarne dei vantaggi economici o accesso a luoghi altrimenti invalicabili.
Non tutte le funzioni, però, sono sbloccate sin dall’inizio; proprio come in un gioco di ruolo, Aiden acquista punti esperienza spendibili a piacimento su diversi rami come: hacking, guida, fai da te, armi. Anche la componente action di Watch Dogs è ben strutturata e rimarca molto il sistema utilizzato precedentemente da Ubisoft con Splinter Cell ed Assassin’s Creed. Qualora si presenti l’eventualità di utilizzare le armi da fuoco, il nemico può essere affrontato in diversi modi. I giocatori che amano le fasi stealth possono utilizzare la pistola silenziata e farsi largo dinamicamente tra le coperture disponibili, i più irruenti possono invece dare sfogo alle numerose armi ed esplosivi presenti nel gioco mentre per i più scalmanati è possibile mescolare entrambe le cose aggiungendovi varianti come il fare esplodere i generatori elettrici o far saltare in aria i tombini fognari attraverso il telefono di Aiden. La mappa di gioco, piuttosto vasta, presenta una buona varietà di attività secondarie ed alcune di queste decisamente divertenti. Tra le tante vi è una sorta di modalità dove è necessario utilizzare la corsa acrobatica per arrampicarsi/scavalcare muri e raggiungere le monete dislocate lungo le strade di Chicago entro un certo limite di tempo. Non da meno i “trip digitali” in grado di alterare i sensi di Aiden tramutandolo, per esempio, in un ragno robotico dall’elevato potenziale distruttivo e scatenare l’inferno in terra. Inoltre, sono presenti incarichi che richiedono di portare veicoli da punto a punto, ripulire covi criminali o fermare convogli nemici prima che arrivino a destinazione; e tanto altro ancora… Il comparto online offre classiche modalità competitive a squadre, corse in auto e free roaming; le più originali sono indubbiamente “decrittazione” e “pedinamento”. Nella prima bisogna evitare che il giocatore avversario violi il nostro sistema di protezione per rubarci i dati; per fare ciò viene evidenziata l’area in cui si nasconde il nemico che, una volta individuato, deve essere neutralizzato. Nella modalità pedinamento uno dei due giocatori, dotato di dispositivo iOS o Android, deve scagliare tutta la polizia contro la sua vittima ed evitare che raggiunga il traguardo.
Dal punto di vista grafico, Watch Dogs, non soddisfa a pieno le promesse fatte durante la sua prima apparizione nel 2012. Nonostante il titolo non sfrutti il full-HD sulle nuove console, la realizzazione di Chicago e di tutti i suoi elementi è degna di nota. Ad impreziosire le ottime texture del gioco vi è un sistema di illuminazione dinamico ed effetti atmosferici che stupiscono maggiormente durante le fasi notturne con i riflessi dei palazzi illuminati sulle pozzanghere ed il vento che scuote il verde di Chicago. Ottimo il doppiaggio in italiano dei dialoghi e dei notiziari che di tanto in tanto interrompono le valide tracce audio della radio. In conclusione, abbiamo apprezzato il lavoro svolto da Ubisoft con Watch Dogs ma ciò non implica difetti o mancanze difficili da notare. La storyline, a nostro parere, doveva essere affrontata con un timbro più maturo e crudo ed i suoi personaggi avrebbero potuto godere di più carattere. Il risultato invece lascia un pò a desiderare ad iniziare proprio da Aiden che non riesce a distinguersi nemmeno nei momenti più difficili della trama. Spenderete circa 18 ore per completare le missioni principali, ma sarebbe un vero peccato non perdersi nelle mille attività che Chicago mette a disposizione. Il sistema di hacking si rivela originale, utile e divertente soprattutto durante gli inseguimenti. Anche la guida dei veicoli, nonostante sia orientato verso l’arcade, regala un buon feedback al giocatore a seconda della tipologia: sportive, pesanti, utilitarie, etc.. Ci aspettavamo qualcosina di più sotto il profilo tecnico del titolo, non che sia da giudicare negativamente ma quel che abbiamo lo consideriamo come una buona base per i prodotti futuri. Pronti a violare la rete informatica più avanzata d’America?
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